Ap 1,9-20; Sal 95; Mc 3,13-19
Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. (Mc 3,13-14)
Come a ogni festa che si rispetti e che sia veramente tale, non si va mai da soli e, soprattutto, non si sta mai da soli. Sempre insieme. Siamo invitati in modo personale ma ci andiamo in gruppo. «Il missionario e la missionaria non possono andar soli in paradiso. Soli andranno all’inferno… Devono andare accompagnati dalle anime salvate» (san Daniele Comboni). Siamo conosciuti e invitati da Dio personalmente, in modo unico, ma non esistiamo da soli. “Siamo fatti” comunità perché il banchetto è essenzialmente esperienza di comunione e comunità. In un mondo e in una Chiesa dove ancora troppe volte solo pochi hanno il privilegio di sedersi a tavola a banchettare, Dio ci ricorda, con pazienza e misericordia, che la festa non può iniziare finché non ci saremo tutti e tutte. Ognuno con il suo nome che significa biografia, esperienze. Ma poi tutti e tutte fatti “Dodici”, pienezza, comunità, popolo.
Preghiamo
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
dal Salmo 96,7-8
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