Dt 16,13-17; Sal 98; Rm 12,3-8; Gv 15,12-17
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. […] Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. (Gv 15,12-17)
Amici di Gesù se facciamo quello che lui ci comanda, cioè amarci gli uni gli altri. Non si tratta di una serie di precetti, quindi, ma di un modo di vita. La prova di amore verso Gesù è il bene che vogliamo agli altri e l’amore di Gesù per noi ne è la sorgente. Chi sperimenta Dio come Amore non può non vivere lo stesso amore verso il prossimo. Missione allora non è passare ad altri una serie di precetti e disposizioni, ma l’annuncio gioioso di un Padre che ci ama, che ci ha dato il cento per cento nella vita di suo Figlio e nel dono del suo Spirito. L’amore poi non si trasmette a parole, ma per induzione e nella prossimità. La Chiesa che vive in comunione e servizio reciproco diventa testimonianza profetica di un’umanità nuova che abbraccia tutti nello stile di Gesù.
Preghiamo
Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi,
in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi
sulla base di apparenze esteriori… Aiutami, o Signore,
a far sì che il mio udito sia misericordioso, che mi chini
sulle necessità del mio prossimo, che le mie orecchie non
siano indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo.
Aiutami o Signore, a far sì che la mia lingua sia misericordiosa
e non parli mai sfavorevolmente del prossimo, ma
abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono…
dal diario di santa Faustina