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Andate e invitate tutti al banchetto

Festa di san Francesco d'Assisi

4 Ottobre 2024

Sof 2,3a-d; 3,12-13a.16a-b.17a-b.20a-c; Sal 56; Gal 6,14-18; Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. […] Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». (Mt 11,25-27)

La predilezione di Dio per i piccoli e gli ultimi non ci deve far pensare che la rivelazione di Gesù sia solo per loro e i “ricchi” ne siano esclusi. Ma sembra esperienza comune, a chi vive la missione, che sono proprio loro, i piccoli e gli umili, a rivelarsi più predisposti e ricettivi nei confronti del Vangelo. In questa prospettiva, allora, la “lode” di Gesù fa emergere una domanda: che cosa resta nascosto agli occhi dei dotti e dei grandi che invece i piccoli riescono a percepire? E perché? Conoscere il Padre, ci dice Gesù. Conoscerlo, cioè sperimentare la sua presenza di amore e misericordia nella Parola scritta dalla vita di Gesù. Non si tratta di “sapere che c’è”, ma di accettarla nella nostra vita. Il “segno” del giogo che necessita di due buoi per arare non è allora simbolo di sottomissione, ma piuttosto indica chi sa di aver bisogno di Dio e degli altri perché da solo non ce la fa. Ricchi e dotti siamo noi quando crediamo nella nostra autosufficienza. San Francesco ci insegni con la sua testimonianza di vita a farci prossimi nell’umiltà.

Preghiamo

Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace:
dove è odio, fa’ ch’io porti l’Amore,
dove è offesa, ch’io porti il Perdono,
dove è discordia, ch’io porti l’Unione.

Francesco d’Assisi