Giovedì 26 settembre alle 19, al San Fedele, per il tempo del creato, si svolgerà l’evento «Il nostro posto nell’universo. La visione di un astronomo gesuita». Sarà presente p. Richard D’Souza della Specola Vaticana.
Fin dall’antichità, l’essere umano si è sempre interrogato sul proprio posto nell’Universo. Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Siamo soli nell’Universo? Con l’invenzione del telescopio, circa 500 anni fa, abbiamo iniziato a comprendere la nostra posizione nel sistema solare.
Ma il vero salto di qualità è iniziato quasi 100 anni fa con le osservazioni dei cieli lontani da parte di Edward Hubble e il lavoro di P. George Lemaitre: abbiamo così compreso che l’Universo era molto più grande e in continua espansione, che ha avuto un inizio e avrà una fine.
Grazie alla rivoluzione iniziata da P. Angelo Secchi SJ, abbiamo iniziato a capire come le stelle nascono, invecchiano e muoiono, e come gli elementi che compongono il corpo umano provengono dalle ceneri delle stelle morenti. Non ne siamo al centro dell’Universo, come pensavano i nostri antenati, ma ora ci rendiamo conto di come esso sia intelligibile e di come noi siamo connessi a tutto questo.
Quali stimoli provengono, per la spiritualità e la fede cristiana, da questa nuova comprensione del cosmo?
Se ne parlerà giovedì 26 con padre D’Souza.