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Sirio 18 - 24 novembre 2024
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Programmi

Giovani, un anno pastorale all’insegna della speranza

La proposta nasce dall’invito di Delpini in vista del Giubileo e dal monito del Papa alla fine della Gmg 2023

di Letizia GUALDONI

7 Settembre 2024
Un momento della Festa degli Italiani alla Gmg di Lisbona (foto Gennari/Siciliani)

Sarà un anno pastorale, quello del 2024-2025, che avrà come filo conduttore la speranza, anche per i giovani, con il desiderio di incamminarsi verso Roma, centro del Giubileo 2025. «Pieni di grazia. Pellegrini di speranza» è il tema pensato dal Servizio per i giovani e l’università che aiuterà i giovani 18/30enni e i loro educatori ed educatrici, in riferimento a quanto scritto dall’arcivescovo Mario Delpini nella Proposta pastorale 2024-2025, ad «accogliere i doni di grazia» nell’anno del Giubileo che «offre a tutti la grazia di farci pellegrini di speranza». Era stato papa Francesco, nell’atto conclusivo della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona 2023, a rivolgere loro l’invito, nel momento tanto atteso che fissa la meta della prossima Gmg, annunciando, prima dell’evento in Asia, l’altro appuntamento che raccoglierà i giovani da tutto il mondo per celebrare insieme il Giubileo dei giovani (28 luglio-3 agosto 2025), nell’ambito dell’Anno Santo.

Tante saranno quindi le iniziative e i percorsi che nei prossimi mesi verranno realizzati a livello diocesano, per preparare i gruppi giovanili che si recheranno a Roma per vivere in prima persona questo momento forte. «Desideriamo metterci in cammino – spiega don Marco Fusi, responsabile diocesano del Servizio per i giovani e l’università – sulle orme degli apostoli e martiri Pietro e Paolo, inquieti cercatori (come lo sono anche i giovani) di una speranza che si manifesta in Gesù, àncora di salvezza».

Per il nuovo anno pastorale possiamo individuare alcune parole chiave che accompagneranno i giovani, nella prospettiva indicata da don Marco Fusi. In primis, la parola “pellegrinaggio”. «I giovani durante l’estate hanno fatto esperienze attraverso i cammini in Puglia, a Santiago de Compostela, in Liguria… La vita è un pellegrinaggio verso una meta, l’incontro con il Signore Gesù che ci accoglie e ci ama». E a ciò si lega l’altra parola chiave: “grazia”. «Rivela che la nostra vita è circondata dalla grazia e dall’amore di Dio che sempre ci sorprende, attraverso i Sacramenti, la Parola, il volto degli altri». E dunque dentro questo significato anche l’altra parola che ci prepara al Giubileo: “riconciliazione”. «Siamo chiamati a riconoscere i nostri peccati, per lasciarci ancora salvare dall’amore gratuito di Dio in Gesù». E infine la quarta parola, che si unisce alle altre, è “speranza”. «Certamente una parola giubilare, che i giovani stessi desiderano ascoltare e ricevere, ma anche donare alla Chiesa, attraverso i tanti sogni e desideri che hanno in cuore, gli atteggiamenti e la loro modalità di vivere, nel riconoscere Gesù come àncora per vivere una vita bella e buona».

Per riscoprire la bellezza della fede e offrire spunti di riflessione per il loro cammino, i giovani saranno chiamati, lungo l’anno pastorale 2024-2025, alla lettura personale e comunitaria del Vangelo di Marco. Nelle tappe di avvicinamento i giovani potranno anche sostare in adorazione del Signore Gesù, pregando con alcuni scritti del beato Pier Giorgio Frassati, il giovane torinese che amava portare gli amici in montagna spingendoli a uno sguardo «verso l’Alto», e che sarà presto proclamato santo: la canonizzazione avverrà durante il Giubileo del 2025. Ci sarà anche l’occasione, seguendo gli spunti della proposta di catechesi dei giovani 2024-2025 «Parola, pane, poveri», di conoscere alcune realtà particolarmente rappresentative, nell’attuale contesto sociale, come segni di speranza (i materiali saranno resi disponibili, secondo i tempi liturgici, nel corso dell’anno, sul sito www.chiesadimilano.it/pgfom). Già a disposizione il calendario, da scaricare, con le iniziative per il nuovo anno pastorale.