Quest’anno la data scelta per la consacrazione solenne di nove donne dell’Ordo Virginum è l’8 settembre, particolarmente cara alla Diocesi. La celebrazione in forma pubblica e solenne, secondo l’antico rito della Consecratio virginum, si svolgerà in Duomo alle ore 15 e sarà presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini. Diretta sul portale www.chiesadimilano.it e sul canale Youtube.com/chiesadimilano. A riceverla saranno Federica Bettonte, Alice Bosio, Elisabetta Crippa, Paola Granata, Mariangela Lopopolo, Simona Martignoni, Silvia Rozzoni, Mariluz Sotelo, Tiziana Vettorello che nel loro insieme non potrebbero esprimere meglio la varietà dei carismi, delle provenienze, delle età, tipica di questa forma di vita consacrata.
Musiciste, scienziate, insegnanti, educatrici, infermiere, ma anche operaie, econome e casalinghe con un’età che oscilla dai 36 ai 50 anni a rappresentare un mondo che rispecchia la società attuale in cui la donna ricopre differenti ruoli lavorativi, ma è anche spesso impegnata in molteplici servizi pastorali. Tutte persone accumunate però dall’unica chiamata a seguire il Signore Gesù in modo radicale nell’ordinarietà della vita.
Dopo sei anni di preparazione per approfondire le specifiche caratteristiche dell’Ordo virginum, come la verginità, la laicità, l’ecclesialità e la diocesanità, senza trascurare la condivisione con le altre consacrande: «Ho potuto constatare – dice Tiziana – che questa forma di consacrazione mi aiuta e sollecita a custodire, accrescere e incarnare l’invito di Gesù a rimanere nel Suo Amore. In tale via desidero proseguire con la grazia dello Spirito Santo».
Spesso il cammino spirituale per approdare a tale forma di consacrazione dura anni e il discernimento non è facile, in quella continua ricerca di un equilibrio «il cui perno fondante è il rapporto unico con il Signore che mi ha cercata, voluta, inseguita come la sua perla preziosa. E che mi chiama ora a rendere testimonianza della Verità della mia vita: il suo Amore!», precisa Silvia che aggiunge: «A me, sempre così riservata, chiede di espormi per Lui, di stare “nel mezzo” delle situazioni che incontro ogni giorno».
C’è chi ha fatto esperienze missionarie per diversi anni e c’è chi arriva da terre di missione come Mariluz di origini peruviane che conferma come «l’esperienza di missione che ho fatto sia nel mio Paese sia all’estero, ha rafforzato la mia fede e il mio amore verso il Signore. Lo ringrazio molto perché sempre mi ha fatto incontrare persone e comunità che mi hanno sostenuto in questo cammino. Sono stati luce per discernere la sua volontà».
Per tutte la Parola di Dio è un faro che illumina il cammino e orienta i passi e dona il conforto e la sicurezza anche nei momenti più complessi. «Un versetto della Bibbia molto importante e fondamentale per me è “non temere” – sottolinea Paola -. Rappresenta infatti la frase che mi ripeto più spesso, perché la scelta dell’Ordo è molto bella e può essere di grande apertura, tuttavia può anche diventare molto difficoltosa perché presuppone un continuo vigilare sulla propria centratura. Pertanto sapere che c’è Qualcuno che veglia su di te e ti dice ogni giorno “non temere” per me è fondamentale e salvifico».
Le consacrande si sono preparate a vivere al meglio la celebrazione dell’8 settembre anche con alcuni appuntamenti significativi di quest’estate, come le giornate di formazione estiva a Seveso dall’1 al 4 agosto dove è intervenuto tra gli altri anche Sabino Chialà, priore della Comunità monastica di Bose, e l’incontro nazionale con le sorelle dell’Ordo virginum di tutta Italia a Torino dal 25 al 28 agosto.