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Carcere

Le stimmate di San Francesco e le ferite di oggi

Nelle Case di reclusione di Bollate e Opera un progetto di street art che attualizza l’episodio della vita del Santo attraverso il potere terapeutico dell’arte

1 Agosto 2024

Nelle Case di reclusione milanesi di Bollate e Opera ha preso il via il progetto «Ferite di oggi», che si propone di attualizzare l’episodio delle stimmate di san Francesco, riconoscendo le molte “ferite” della nostra società: solitudine, povertà, violenza e stigma sociale.

Nel 2024 ricorrono gli 800 anni dell’impressione delle stimmate di Francesco d’Assisi, ricevute in un periodo molto buio della vita, sul monte della Verna, dove il Santo si era ritirato in solitudine in un momento di grande crisi con i confratelli. Da questo momento di difficoltà e dolore fisico e psicologico, per San Francesco scaturisce la chiarezza della strada da intraprendere e la volontà di ringraziare e lodare Dio. Comporrà infatti dopo poco tempo le Lodi di Dio altissimo e il famoso Cantico delle creature.

Le molte “ferite” della nostra società sono vere e proprie crepe nel tessuto sociale. Sono al centro di un percorso di ascolto e rielaborazione e verranno trasformate attraverso l’espressione artistica. Il progetto «Ferite di oggi» mira a trasformare queste difficoltà in esperienze positive. È possibile far scaturire una “luce” capace di trasformarle in esperienze di bene, attraverso la bellezza, la cura, l’ascolto e la fratellanza.

Il progetto vede la realizzazione di un laboratorio di disegno con i detenuti da cui prenderà ispirazione la realizzazione di un’opera di street art su un muro delle carceri che sono coinvolte nell’iniziativa. Nelle Case di reclusione il progetto è coordinato da Fondazione Terra Santa in collaborazione con le Cappellanie.

L’iniziativa è stata proposta in occasione delle messe domenicali e sono state raccolte le adesioni dei detenuti (del reparto di media sicurezza). Dopo incontri introduttivi sul senso del progetto e le modalità di svolgimento, i detenuti aderenti hanno partecipato a un laboratorio di oltre 5 ore complessive sulle tecniche di disegno per arrivare a formulare una proposta di realizzazione sul tema: le ferite nella società odierna.

I laboratori sono stati curati da due artisti esperti in street art: Elena Mistrello e Alessandro Martorelli (in arte Martoz), con il coinvolgimento dei volontari della Cappellania e la presenza del personale educativo e di sorveglianza delle strutture. A Opera il laboratorio curato da Martoz si è svolto l’11, il 16 e 25 luglio, mentre a Bollate Elena Mistrello lo ha condotto il 22, 24 e 26 luglio. Gli artisti hanno fornito il materiale necessario al laboratorio (fogli, strumenti per il disegno, immagini e libri).

La fase di realizzazione delle opere avverrà tra la fine di agosto e metà di settembre. Sono previste da parte degli artisti attività propedeutiche alla realizzazione, poi Elena Mistrello e Alessandro Martorelli realizzeranno a quattro mani le opere prendendo ispirazione dal lavoro preparatorio fatto con i detenuti.

I murales sono di circa 2×4 metri su superfici concordate con la direzione del carcere. Le opere saranno inaugurate nel periodo compreso tra l’anniversario delle stimmate (17 settembre) e la festa di San Francesco (4 ottobre).