L’Archivio diocesano ha pubblicato una “nota” con alcune precisazioni riguardo le novità nella procedura da seguire per i certificati di battesimo in relazione alla richiesta di cittadinanza italiana.
Nella nota si ricorda che i parroci o responsabili di Comunità pastorali sono tenuti per legge a compilare il certificato di battesimo riportante paternità e maternità: questo perché fino al 1866 il parroco era anche ufficiale di Stato civile (lo precisa questa lettera del Moderator Curiae). Si sottolinea inoltre che per la richiesta della cittadinanza jus sanguinis non è necessario l’atto di matrimonio e che il certificato di nascita e battesimo emesso dalla parrocchia o dall’Archivio diocesano non ha scadenza.
Se la data di nascita è successiva al 1866 – anno in cui presso i Comuni italiani ha avuto inizio la produzione dei Registri con gli atti e le pubblicazioni di nascita, matrimonio e morte -, si può presumere che le registrazioni siano state effettuate anche in Comune. Per la certificazione posteriore al 1865 occorre dunque rivolgersi ai Comuni.
Ogni parrocchia della Diocesi di Milano conserva i propri registri sacramentali: la ricerca va fatta dopo avere individuato la parrocchia di riferimento. Per la città di Milano si consiglia di effettuare prima una ricognizione sui Ruoli della popolazione e sulle registrazioni anagrafiche conservate presso l’Archivio storico civico (Biblioteca Trivulziana-Castello Sforzesco; ascbibliotecatrivulziana@comune.milano.it ). Per le parrocchie ambrosiane esistenti nel XIX secolo si consiglia di effettuare la ricerca su www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni.
Le richieste inviate all’Archivio diocesano dovranno essere inoltrare per posta elettronica (archivio@diocesi.milano.it), specificando nell’oggetto “certificazione jus sanguinis”. Saranno evase solo quelle relative ai registri delle parrocchie soppresse della città di Milano depositate in loco. Non verranno prese in considerazione richieste finalizzate alla compilazione di alberi genealogici. Le nuove richieste verranno prese in considerazione a far data dal 18 luglio 2024. Chi ha scritto all’Archivio e non ha ancora ricevuto riscontro è pregato di procedere secondo le nuove disposizioni.
Si consiglia ai parroci e ai responsabili delle comunità pastorali di tenere registrazione dei documenti richiesti e rilasciati.
A questa pagina ulteriori info, tradotte anche in lingua inglese e spagnola, e i moduli previsti dalla Curia arcivescovile per il rilascio delle certificazioni