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Sirio 15 - 21 luglio 2024
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Riccione

L’Acec alle Giornate professionali di Cinema

La località romagnola teatro di «Ciné», evento con partner ufficiale l’associazione delle Sale della comunità, che ha promosso due dibattiti apprezzati dagli esercenti

di Giovanni BONZANINO

4 Luglio 2024

Qualche giorno dopo gli strabilianti risultati in sala di Inside Out 2 – che risollevano il bilancio di un 2024 partito a rilento – esercenti, distributori e associazioni di categoria si sono riuniti a Riccione per «Ciné». Un’edizione speciale per Acec, per la prima volta partner ufficiale delle Giornate professionali di Cinema.

Un anno, dunque, che richiedeva maggiore coinvolgimento: hanno risposto 180 rappresentanti delle Sale della Comunità, 40% in più rispetto agli accreditati degli scorsi anni. La 13° edizione di Ciné è stata un’occasione di ritrovo, fondamentale per conoscersi tra le articolazioni regionali e fare rete tra gestori delle sale, volontari e staff dell’associazione.

Hanno avuto luogo anche importanti riflessioni sul settore. Acec ha organizzato due panel di discussione, al centro dei quali si è posizionata la sala cinematografica.

Nonostante l’orario mattutino la colazione di mercoledì 3 luglio ha richiamato parecchi accreditati per la produzione di Non credo in niente, nelle figure del regista Alessandro Marzullo, l’attrice Demetra Bellina e il produttore Nicholas Fiorentino, che hanno dialogato con i gestori di alcune sale dove il film ha avuto particolare successo. Grazie a pratiche virtuose di promozione, contro le aspettative – si tratta di una produzione indipendente girata in 35mm – il film ha saputo trovare il suo pubblico e generare un buzz inatteso. Un incontro molto apprezzato dagli esercenti.

Nel pomeriggio di mercoledì, poi, il presidente dell’Acec Gianluca Bernardini ha moderato tre talk sul rapporto tra critica e pubblico: come tradizionali e nuovi metodi di raccontare il cinema influenzano le scelte degli spettatori? Il dialogo tra gli attori coinvolti si è rivelato utile per trattare il tema attualissimo: un’autorità in termini di critica ed editoria (Piera Detassis, direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano), una content creator affermata (Eva Carducci, giornalista e curatrice di contenuti) e un docente ed esperto di conservazione e valorizzazione della memoria filmica (monsignor Dario Edoardo Viganò, professore ordinario di Cinema). Quali considerazioni sono emerse? L’importanza dell’inserimento della settima arte nei programmi scolastici e la trasmissione del sapere del passato, ma anche la necessità di educare i giovani a rielaborare la visione secondo la propria sensibilità e il loro linguaggio.

Da sinistra, don Gianluca Bernardini, monsignor Dario Edoardo Viganò, Piera Detassis ed Eva Carducci

Molte sale si fermano per la pausa estiva: non resta che darsi appuntamento a settembre per portare in sala l’offerta presentata dai distributori durante questi giorni e ritrovare le comunità.