Uno strumento concreto diretto a imprese e cooperative sociali per incentivare l’ingresso di persone con disabilità nel mondo del lavoro. Regione Lombardia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, attraverso il bando «Modello lavoro inclusivo nelle imprese lombarde» punta a diffondere una cultura dell’inclusione come valore aggiunto per l’impresa fornendo nuovi strumenti e conoscenze.
Due milioni di euro la cifra stanziata da Regione Lombardia che intende sostenere le imprese lombarde nell’implementazione dei principi di inclusione della disabilità, conformemente alla Prassi di riferimento UNI/PdR 159:2024 «Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi». Le finalità includono la diffusione di una cultura orientata all’inclusione come valore aggiunto e la tutela dei diritti delle persone con disabilità attraverso indicazioni ispiratrici. Il fine è quello di incrementare le assunzioni di persone con disabilità, promuovere la piena inclusione di coloro già impiegati, e diffondere una cultura inclusiva in tutti gli aspetti organizzativi. Per accedere al bando c’è tempo fino al 30 maggio 2025 (qui maggiori info).
Di questo si è parlato oggi a Milano durante la tavola rotonda moderata dalla giornalista Paola Severini Melograni e rivolta a imprenditori lombardi, Hr manager e Disability Manager. Sono intervenuti Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Stefano Tomasoni Area progetti di Unioncamere Lombardia, Marta Crimella, Responsabile Collocamento Mirato Lecco, Arianna Moreschi Confindustria, Area Legale, Diritto d’Impresa e Rapporti con la PA, Valeria Negrini, Rappresentante Aci Lombardia Welfare, Barbara Guardamagna, Segreteria Ust Cisl Pavia Lodi, Angelo Achilli, Presidente Regionale Fand e Anmic Lombardia, Riccardo Taverna, Presidente di WeGlad e Vice presidente Plef, Simone Vigevano, Disability manager, Ceo & Founder Bello e Accessibile, Federica Castellucci, Coordinatrice di Mestieri Lombardia, Daniele Regolo, Diversity & Inclusion Ambassador Gruppo Openjobmetis, Leonardo Cardo, Diversity & inclusion expert & activist, Barbara Guidi, Internal Communication & Inclusion Professional di Fastweb, Simona Piva, Diversity Officer & People Care Findomestic e Antonia del Vecchio, Diversity & Disability Manager Sinergie68. Hanno partecipato anche la nota travel blogger Giulia Lamarca e lo sciatore nautico e dirigente sportivo italiano non vedente dalla nascita, Daniele Cassioli.
Le indicazioni del bando
Il bando è stato illustrato approfondendo le varie tematiche che lo accompagnano. Le imprese che vi aderiranno riceveranno un supporto finanziario per mettere in pratica le indicazioni descritte nella Prassi di Riferimento all’interno della propria organizzazione, agendo sugli elementi ritenuti indispensabili. Tra questi: l’adeguatezza delle postazioni di lavoro, l’assenza di barriere architettoniche, non senso-percettive e digitali e la collaborazione con gli Enti territoriali per l’inserimento lavorativo. Ancora, la gestione flessibile dell’orario e dei ritmi di lavoro, la presenza nell’organizzazione di un piano strategico di inclusione, la definizione di momenti di condivisione e la presenza di figure specializzate come il Disability Manager o il Diversity Manager.
«Con questo progetto vogliamo promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, sostenendo le imprese che assumono persone con disabilità e valorizzando ogni singolo individuo – ha dichiarato l’assessore Tironi -. Grazie a iniziative come questa, miriamo a creare opportunità di formazione, sostegno e supporto per favorire l’inserimento lavorativo e l’autonomia economica delle persone con disabilità, contribuendo così alla realizzazione del proprio potenziale e alla partecipazione attiva alla società. Per le aziende, i ragazzi con disabilità possono rappresentare un valore aggiunto che contribuisce alla crescita economica e sociale dell’azienda. Vedere l’inserimento lavorativo come un’opportunità di crescita per l’azienda, sia nel contesto lavorativo, sia come crescita economica, parte da un cambiamento culturale importante che inverte il paradigma e va oltre l’ottemperanza ad un obbligo di legge».