Promuovere esperienze inclusive attraverso le due ruote che possano interessare e appassionare i ragazzi con autismo: è questo l’obiettivo del progetto pilota TWEx Two Wheel Experience, nato dall’idea di due persone che hanno a cuore la moto e il desiderio di fare del bene, Osvaldo Verri e Marco Riva. Il progetto, sviluppato e condiviso con l’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, ha incontrato l’interesse della Federazione Motociclistica Italiana (FMI), sempre pronta a supportare iniziative sociali che coinvolgano i ragazzi.
Obiettivo del progetto è permettere ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico di sviluppare un percorso di inclusione attraverso le due ruote grazie a motociclisti esperti, opportunamente formati sull’autismo dagli specialisti del Medea.
Quattro tappe
In totale saranno coinvolti sei ragazzi con autismo ad alto funzionamento o con disabilità intellettive lievi di età compresa tra i 15 e i 18 anni e altrettanti motociclisti del Moto Club Erba, che avvicineranno i ragazzi al mondo delle due ruote con un corso pilota in quattro tappe: conoscenza dello spazio di lavoro e delle attrezzature, conoscenza della moto e preparazione, manutenzione e pulizia della motocicletta, elementi di sicurezza e vestizione.
Il percorso sarà sempre monitorato dall’équipe professionale medica e psicologica degli specialisti del Medea. «Al progetto partecipano ragazzi che alla neurodiversità affiancano anche difficoltà sociali – spiegano lo psicologo Claudio Lazazzera, referente del progetto, e Giorgio Cattaneo, responsabile del gruppo educatori -. Ecco, come obiettivo sul breve termine puntiamo a migliorare le loro abilità manuali e le competenze sociali, grazie al lavoro di gruppo. Ci aspettiamo anche, sul lungo periodo, l’acquisizione di nuove competenze e abilità da spendere in ambito lavorativo, per esempio nelle officine in affiancamento ai meccanici nei lavori di manutenzione e pulizia delle moto».
«Non parliamo di moto-terapia, essendo l’autismo una condizione e non una patologia. Il nostro è il tentativo di sviluppare esperienze inclusive attraverso le due ruote che possano interessare e appassionare i ragazzi: non puntiamo quindi a eventi spot, che pure hanno il merito di essere piacevoli, ma ad un percorso che miri all’inclusione», aggijge Massimo Molteni, responsabile dell’area di ricerca in psicopatologia dello sviluppo del Medea.
FMI in campo
«La Federazione Motociclistica Italiana è sensibile alla tematica della disabilità che da tempo affronta con alcuni appassionati che espletano attività in pista, nei quadri tecnici annoveriamo altresì alcuni soggetti con disabilità nel delicato ruolo di insegnamento della tecnica motociclistica – dichiara Raffaele Prisco, direttore tecnico FMI -. Abbiamo avviato con gli organi di governo deputati un processo di opportuna regolamentazione di queste attività al fine di conferire loro la giusta tutela, in termini di qualità di intervento e necessario inquadramento giuridico. Una volta costruiti i necessari presupposti operativi, avremo le potenzialità di corretta diffusione grazie alla rete territoriale garantita dalla nostra struttura operativa».
«È necessario fornire alle persone con autismo occasioni di socializzazione e di interazione sociale che possano essere importanti per tutta la loro vita, cercando di dare un significato profondo alla parola inclusione. La moto è emozione, interesse, passione… tutte leve fondamentali per raggiungere il nostro difficile ma interessante obiettivo di inclusione ma da sviluppare sempre con la guida di psicologi ed educatori competenti. Ricordo che stiamo parlando di un progetto pilota, che dovrà essere valutato su basi scientifiche dal personale del Medea», conclude Marco Riva, dal 2009 grande amico della Nostra Famiglia.
Una nuova officina
Grazie al sostegno di Ring Mill, presso La Nostra Famiglia si è allestito un vero e proprio garage officina, con tutte le attrezzature necessarie alla manutenzione e alla pulizia di una Yamaha TZ 125 del 1994, bellissima moto da corsa che sarà l’oggetto di studio dei ragazzi.
«ra le varie iniziative sociali che Ring Mill sostiene, il progetto TWEx ha incontrato da subito il nostro interesse – dichiara Nicola Galperti, Presidente di Ring Mill -. Ho già avuto modo in passato di sostenere con entusiasmo progetti con persone autistiche. Sono certo che questo progetto di inclusione sotto la guida de La Nostra Famiglia sia di notevole portata e importanza. In più, avendo avuto il piacere di conoscere personalmente Marco Riva, è stato naturale per me poter dare un concreto supporto. Credo fermamente nelle opportunità che tutti noi abbiamo di poter cambiare in meglio questo mondo. Da piccoli gesti ed attenzioni nascono opportunità che si moltiplicano e diventano durature nel tempo».
Il garage officina è stato inaugurato il 14 giugno, insieme all’adiacente officina per le biciclette realizzata grazie al contributo di Beta Utensili e Belfor.