Link: https://www.chiesadimilano.it/bilancio-missione-2021-2022/la-cura-pastorale-2805616.html
Share

La “cura pastorale”

Indirizzo, coordinamento e formazione

21 Maggio 2023

Al Vescovo spetta il compito della guida della Diocesi, che esercita attraverso gli strumenti della cura pastorale: annunciando a tutti la buona notizia del Vangelo; preoccupandosi che il popolo di Dio – grazie alla celebrazione dei Sacramenti – sia raccolto nel nome del Signore Gesù Cristo e inviato dallo Spirito a testimoniare nel mondo il dono della salvezza e dell’amore che vince la morte e guarisce le ferite; favorendo percorsi di educazione e formazione, e un continuo e costante dialogo con tutti e con tutte le realtà e le istituzioni che contribuiscono alla realizzazione del bene comune, alla fraternità e alla pace.

Un simile compito, complesso e molto articolato, può essere svolto grazie alla capillare rete di presenza della Chiesa locale dentro il tessuto sociale della vita quotidiana. Le più di mille parrocchie della Diocesi ambrosiana, le cappellanie e le altre forme ufficiali di presenza permettono al Vescovo di far giungere la sua parola e il suo ministero in tutto il variegato territorio diocesano. Accanto a queste forme occorre riconoscere poi la pluriforme presenza delle tante realtà ecclesiali che lo Spirito ha suscitato e continua a suscitare dentro la storia: ordini e istituti religiosi, movimenti e associazioni, esperienze che con la loro azione rafforzano la testimonianza del Vangelo e la forza della fede cristiana di incarnarsi dentro la vita quotidiana, assumendola e trasfigurandola.

Un universo così variegato e complesso chiede che il ministero del Vescovo sia altrettanto diversificato: occorre che ci siano strumenti di diffusione della sua parola e del suo governo; ma al tempo stesso occorrono luoghi e strumenti che consentano al Vescovo di assumere – oltre alla giusta posizione attiva di colui che è chiamato a vivere in prima persona il ministero apostolico dell’annuncio del Vangelo e della conferma/sostegno della fede dei fratelli e delle sorelle – posizioni passive di ascolto e di ricezione di quanto lo Spirito ha già seminato e sta seminando dentro il popolo di Dio e nella storia delle comunità locali.

La Curia diocesana ha lo scopo di coadiuvare questa funzione: con le sue figure individuali (vicari, direttori e responsabili) e istituite (uffici e servizi) ha lo scopo di sostenere il ministero del Vescovo, amplificando il suo governo e portandolo nei singoli territori; e in senso inverso raccogliendo quanto il territorio e le comunità intendono rimandare al Vescovo. La Curia traduce nella sua organizzazione le dimensioni dell’azione pastorale.

Ci sono uffici e servizi impegnati nella cura dell’annuncio, dell’educazione e della celebrazione della fede cristiana; anche il settore più ampio dell’educazione e dello sviluppo della persona umana è presidiato con servizi e uffici appositi, che si occupano anche di un settore tipico dell’identità ambrosiana: gli oratori e la cura degli adolescenti e dei giovani.

La Curia inoltre accompagna la vita umana nelle sue fasi: è esplicita l’attenzione alla famiglia, come pure alla dimensione del lavoro; c’è una particolare attenzione alle fragilità, al momento della malattia e della sofferenza. Un altro settore che assorbe grande attenzione ed energie è l’ambito della carità, dell’attenzione agli ultimi, più in generale di una pastorale inclusiva. Proprio per l’importanza e il rilievo che questa dimensione ha nella vita della Chiesa, la Diocesi ha deciso di creare una istituzione specifica ad essa dedicata, la Caritas Ambrosiana.

L’attenzione agli ultimi, alle fragilità e a ciò che papa Francesco ha definito come “economia dello scarto” non intende essere solamente un servizio puntuale e tecnico, ma vuole essere sviluppata come la punta emergente di un progetto culturale ispirato dalla fede cristiana. Per questo motivo la Curia si occupa anche di tutti quei settori che interessano le varie sfaccettature del mondo della cultura; così come intende essere presente in tutto il mondo complesso e articolato dell’economia, della produzione e del consumo.

Alla Curia è chiesto anche di aiutare la comunità diocesana a percepire i contorni e i contenuti del mondo che cambia, anche a livello religioso. L’attenzione all’ecumenismo – sviluppando un dialogo diretto e nutriente con le tante Chiese cristiane che abitano il territorio diocesano – come pure lo sviluppo di un dialogo religioso con i mondi islamici presenti a Milano, e le altre religioni, sono compiti che la struttura diocesana non può non fare suoi.

In tutti questi ambiti la cura pastorale sviluppata intende lavorare su livelli diversificati: intende anzitutto fornire indirizzi che consentano alle comunità cristiane sparse sul territorio di avere punti di riferimento e snodi attorno ai quali aggregarsi. Ha il compito anche di fungere da coordinamento, per portare alla conoscenza di tutto quanto di bene si fa già nelle singole realtà, e permettere di condividere forze e risorse in un momento in cui si vedono ridurre le energie a disposizione. Ha infine il compito di formare, ovvero di attivare percorsi e strumenti che consentano alle singole realtà di prendere coscienza della complessità della situazione, e di dotarsi degli strumenti per una vita cristiana sempre più capace di rendere conto della fede che ci è stata donata.