Venerdì 10 maggio alle ore 20.30 Eric-Emmanuel Schmitt, tra i più celebri scrittori di lingua francese, racconta il suo romanzo «Il Vangelo secondo Pilato» (edizioni e/o-Libreria Editrice Vaticana) nella chiesa di Santa Maria dell’Incoronata (corso Garibaldi 116) a Milano, su iniziativa di don Paolo Alliata, ideatore delle «Passeggiate Letterarie».
A introdurre e guidare il dialogo don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia cristiana. L’ingresso è libero.
Il romanzo
«Dubitare e credere sono la stessa cosa. Solo l’indifferenza è atea»: così scrive Schmitt nel suo romanzo, ripubblicato a vent’anno dalla prima edizione in una nuova traduzione e con un testo inedito.
Un romanzo, quello di Schmitt, che immagina l’inchiesta di Pilato nel voler ritrovare quello che il governato romano definisce come “un cadavere sparito”: quello di Joshua, un singolare profeta ebraico che ha infiammato la Palestina con la sua parola viva e bruciante, ma ha fatto la fine di un “normale” brigante. Pilato, pungolato anche dalla moglie Claudia, conduce un’indagine seguendo indizi, interrogando testimoni, battendo piste, alcune false, altre vere, nella Palestina assolata. Fino ad arrendersi al fatto che quello di quel “cadavere sparito” resta un mistero da abitare, e non un enigma da risolvere.
L’autore
Eric-Emmanuel Schmitt è considerato uno degli scrittori più noti oggi a livello internazionale: i suoi romanzi sono stati tradotti in 48 lingue. Convertitosi in età adulta alla fede cristiana, ha raccontato il suo cammino spirituale nel libro La notte di fuoco (edizioni e/o). Di recente ha realizzato un reportage narrativo dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, confluito nel testo La sfida di Gerusalemme, pubblicato lo scorso settembre in coedizione da edizioni e/o e Libreria Editrice Vaticana, che contiene una lettera personale di Papa Francesco all’autore.