Nell’ambito della Civil Week, gli studenti del master “Progettare cultura” dell’Università Cattolica presentano tre progetti in una open lecture aperta al pubblico venerdì 10 maggio. Seguirà un altro incontro martedì 14 maggio
“Cultura e welfare per lo sviluppo di comunità. 3 progetti di innovazione culturale” è il tema di un incontro aperto, promosso dal master dell’Università Cattolica “Progettare Cultura. Arte, design, imprese culturali” in collaborazione con “On! – Trasformazioni generative”, nell’ambito della Milano Civil Week 2024 che si svolgerà venerdì 10 maggio nell’Aula Magna di largo Gemelli 1 a Milano alle ore 14.30.
In che modo i professionisti della cultura possono contribuire a delineare il carattere delle città contemporanee? La cultura è un luogo di condivisione, narrazione collettiva e di valorizzazione delle risorse di ogni città.
Durante l’incontro gli studenti del Master presenteranno tre proposte di innovazione culturale, dopo aver lavorato sugli Spazi WeMi del Comune di Milano, invitati da “ON! Trasformazioni generative”. Un’esperienza che li ha avvicinati al concetto di welfare culturale e li ha sfidati a mettere in relazione mondi apparentemente distanti come quello dei servizi alla cittadinanza e delle risorse culturali di Milano.
I partecipanti alla Open lecture, aperta a tutti coloro che sono interessati allo sviluppo di comunità e alla cittadinanza attiva, saranno invitati a interagire e a contribuire a integrare la progettazione. Saranno presenti anche i responsabili degli spazi WeMi.
Seguirà martedì 14 Maggio un’altra lezione aperta intitolata “Nessuno escluso: Arte e spazio pubblico”, dedicata all’arte contemporanea con Paola Di Bello, artista che utilizza fotografia e video per mostrare il quotidiano della vita delle città contemporanee, facendo emergere l’aspetto umano, la sua forza, la sua fragilità e la sua bellezza. Dai suoi lavori emergono temi importanti come la tensione fra socialità e solitudine, la riappropriazione degli spazi urbani, la mixitè tipica delle città, e il rischio di esclusione.
Molti diplomati del Master “Progettare cultura”, coordinato da Ivana Vilardi, lavorano per realtà italiane e internazionali che promuovono l’arte e la cultura anche in chiave di inclusione e promozione sociale, per sviluppare il benessere individuale e collettivo, aumentare il capitale sociale delle persone e delle comunità, uscendo da un interesse di nicchia. Le iscrizioni alla prossima edizione sono aperte e tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina del corso.