Es 19, 16-19; Sal 96 (97); Gv 12, 27-32
Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce.
Le immagini usate per definire l’incontro di Mosè con il Signore riescono a unire due dimensioni opposte: Dio incontra l’essere umano, evento grandioso e straordinario, segnalato dal fuoco e dal terremoto, ma al tempo stesso questo incontro avviene nella forma del dialogo, nel modo in cui ogni essere umano incontra i propri simili. L’elemento straordinario – a ben guardare – è proprio questo: il Signore sceglie di incontrare ciascuno in un dialogo che dà anche agli umani la possibilità di parlare, il suo amore si rivela manifestando il valore che attribuisce a tutti i suoi interlocutori.
Preghiamo
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
dal Salmo 96 (97)