ALL’INGRESSO
Lodate il nostro Dio, voi tutti che lo amate,
piccoli e grandi, perché è apparsa la salvezza,
la potenza e la signoria del suo Cristo, alleluia.
LETTURA At 28, 1-10
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Una volta in salvo, venimmo a sapere che l’isola si chiamava Malta. Gli abitanti ci trattarono con rara umanità; ci accolsero tutti attorno a un fuoco, che avevano acceso perché era sopraggiunta la pioggia e faceva freddo. Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e lo gettava sul fuoco, una vipera saltò fuori a causa del calore e lo morse a una mano. Al vedere la serpe pendergli dalla mano, gli abitanti dicevano fra loro: «Certamente costui è un assassino perché, sebbene scampato dal mare, la dea della giustizia non lo ha lasciato vivere». Ma egli scosse la serpe nel fuoco e non patì alcun male. Quelli si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo ma, dopo avere molto atteso e vedendo che non gli succedeva nulla di straordinario, cambiarono parere e dicevano che egli era un dio. Là vicino vi erano i possedimenti appartenenti al governatore dell’isola, di nome Publio; questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza per tre giorni. Avvenne che il padre di Publio giacesse a letto, colpito da febbri e da dissenteria; Paolo andò a visitarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì. Dopo questo fatto, anche gli altri abitanti dell’isola che avevano malattie accorrevano e venivano guariti. Ci colmarono di molti onori e, al momento della partenza, ci rifornirono del necessario.
SALMO Sal 67 (68)
Cantiamo al Signore e inneggiamo al suo nome.
Oppure Alleluia, alleluia, alleluia.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio. R
I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
esultate davanti a lui. R
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R
VANGELO Gv 13, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Quando Giuda Iscariota fu uscito, il Signore Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
DOPO IL VANGELO
Il Signore benedice chi lo teme,
benedice piccoli e grandi, alleluia.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Padre, quelli che mi hai affidato – dice il Signore –
voglio che siano anch’essi dove sono io
perché vedano la gloria che mi hai dato», alleluia.
ALLA COMUNIONE
O popoli, venite con timore e fiducia
a celebrare l’immortale e santissimo mistero.
Le mani siano pure
e avremo parte al dono che ci trasforma il cuore.
Cristo, agnello di Dio, si è offerto al Padre,
vittima senza macchia.
Lui solo adoriamo, a lui diciamo gloria,
cantando con gli angeli: «Alleluia».