La Fondazione Don Gnocchi ha avviato un nuovo Servizio di Cure Palliative Domiciliari (UCPDOM), in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, per pazienti residenti nelle zone 5-6-7-8 della città di Milano. Il servizio è destinato a pazienti con patologie in ambito oncologico, cardiologico, neurologico, nefrologico, respiratorio e a persone affette da demenze o con esiti di ictus che non rispondono più ai trattamenti.
ll Servizio, garantito dall’équipe dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano (via Palazzolo 21), garantisce visite mediche e infermieristiche programmate; pronta disponibilità medica e infermieristica nelle 24 ore; supporto all’igiene personale se richiesto nel piano assistenziale individuale (PAI) dal referente clinico e infermieristico e supporto psicologico al paziente e al caregiver.
Le cure palliative – come definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – sono un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza per mezzo dell’identificazione precoce, dell’approfondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi fisici, psicosociali e spirituali.
I familiari o gli stessi pazienti, una volta scelto l’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” come ente erogatore del servizio, devono contattare telefonicamente la segreteria o recarsi di persona per fissare il colloquio di valutazione che verrà effettuato entro 24 ore dalla stessa segnalazione.
Per attivare il servizio sono necessari l’impegnativa del medico di medicina generale con cui si richiede l’attivazione del servizio di cure palliative domiciliari, specificando la patologia del paziente, la Carta d’identità, la Tessera Sanitaria, la copia di una lettera di dimissione/relazione clinica attestante lo stato di malattia in fase avanzata e la scelta della Fondazione Don Gnocchi come ente erogatore. A seguito del colloquio, verificati i requisiti e condiviso l’approccio palliativo, verrà poi programmata la prima visita con il medico e l’infermiere di riferimento che stabiliranno il piano assistenziale più adeguato per rispondere ai bisogni di ogni singolo utente.