1Gv 1,5–2,2; Sal 148; 1Cor 2,1-10a; Mt 25,1-13
Gesù disse: «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi». (Mt 25,1-4)
Stoltezza e saggezza si manifestano attorno a noi e anche dentro noi stessi, spesso convivendo nei nostri percorsi di vita tortuosi, segnati da errori e tentativi di rilancio, conversione, cambiamento. Non possiamo rinunciare alla cura per ogni nostra scelta, chiedendoci continuamente cosa possa costituire una risposta saggia alle attese del Signore per la salvezza che dona, e cosa invece sia destinato a rivelarsi un passaggio inconcludente e stolto. Poiché nessuno di noi è solamente e totalmente stolto e mai siamo solamente e pienamente saggi, la custodia dell’attento discernimento ci è necessario: abbiamo la Parola che può guidarci e la presenza dello Spirito che suggerisce; non siamo soli e abbandonati alle nostre incertezze e non siamo condannati nei nostri ritardi e nei nostri sonni pesanti.
Preghiamo
Se camminiamo nella luce,
come Dio è nella luce,
noi siamo in comunione tra noi,
e il sangue di Gesù Cristo suo Figlio
ci purifica da ogni peccato. Alleluia.
dalla liturgia del giorno