1Pt 5,5b-14; Sal 88; 2Tm 4,9-18; Lc 10,1-9
Diceva Gesù ai settantadue discepoli: «[…] Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”». (Lc 10,8-9)
Tra le raccomandazioni di Gesù ai settantadue discepoli, ci sono anche queste semplici parole, che tratteggiano alcuni aspetti del discepolo e del missionario, che ora possiamo riascoltare. Anzitutto l’assenza di pretese e la semplicità nell’accogliere la generosità di chi si incontra: nessun privilegio, nessuna contrattazione, nessun senso di superiorità. In secondo luogo la cura per le situazioni di fatica, difficoltà, malattia: il discepolo non solo non è insensibile alle sofferenze della gente, ma si adopera perché ciascuno possa superarle, addirittura possa guarirne! Infine, almeno in questi due versetti, incontriamo l’annuncio della Buona Notizia, quella attesa da Israele, quella attesa da tutti e da sempre, quella che ha suscitato speranze e coltivato sguardi aperti a una dimensione buona, bella e definitiva; quella che qui il Vangelo chiama «regno di Dio». Come singoli e come comunità, interroghiamoci su queste caratteristiche, che Luca ci ricorda, come proprie di chi segue il Signore e lo porta nel mondo con la propria fede.
Preghiamo
Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.
dal Salmo del giorno