Filosofia e scienza possono congiungersi ed esprimere insieme, in forme distinte e inseparabili, l’integrità e inesauribilità della vita di ogni ente. Questa è in estrema sintesi la tesi di “Metafisica concreta”, il libro di Massimo Cacciari uscito lo scorso ottobre per Adelphi, che sarà oggetto di confronto domani, mercoledì 7 febbraio, nel campus milanese dell’Università Cattolica.
La metafisica si muove lungo il confine tra l’osservabile e l’inosservabile, tra ciò che della cosa è misurabile e ciò che non lo è. Per questo lungi dall’essere qualcosa di astratto e inafferrabile, il sapere metafisico si occupa del reale nella complessità dei nessi che lo formano. Per dirla con Cacciari “metafisica è teoria dell’essente in quanto essente nel suo proprio nesso all’inosservabile”.
Mercoledì 7 febbraio alle 15 la lectio del filosofo aprirà un dibattito con professori di Filosofia dell’Ateneo di largo Gemelli a partire proprio da qui.
All’incontro in largo Gemelli 1 nella Cripta dell’Aula Magna, dopo i saluti del rettore Franco Anelli e del preside della Facoltà di Lettere e filosofia Andrea Canova, l’autore ed emerito di Estetica all’Università Vita e salute San Raffaele, pronuncerà la sua lectio. Discuteranno con lui i professori dell’Università Cattolica Giuseppe D’Anna, direttore del dipartimento di Filosofia, e Massimo Marassi, docente di Filosofia teoretica.