Dt 6,4-9; Sal 77 (78); Ef 6,10-19; Mt 11,25-30
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». (Mt 11.28-30)
La piccolezza è il segreto per penetrare il cuore di Dio e solo il Figlio ci porta a questo. In questa preghiera di Gesù possiamo notare la sottolineatura della grandezza di Dio che è chiamato «Signore del cielo e della terra». Dire la grandezza di Dio è riconoscere la piccolezza dell’uomo. Dio è nascosto agli orgogliosi ma si rivela agli umili. Attorno a Gesù c’erano tante persone semplici: apostoli, uomini e donne di condizione modesta. Questa categoria è certamente una vera preferenza di Dio. Piccoli, poveri, sofferenti, malati: Gesù dà loro ristoro.
Preghiamo
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa, carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà.
san Francesco