Nm 28,1.3a.16-25; Esd 6,19-22; Lv 22,17-21; Is 49,1-7
Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. (Is 49,1)
Queste parole raccontano la vocazione d’Israele come popolo di Dio, dove Dio manifesterà la sua gloria. Israele è stato scelto per accogliere il Cristo che ridonerà a tutta l’umanità la dignità perduta. Sfortunatamente, queste parole sono state mal interpretate, per cui un popolo si sente superiore all’altro. Nei Paesi arabi si sente fortemente la nozione della umma (comunità) nata con vocazione di Maometto, e presente solo dove esiste la vera fede nel vero Dio, Allah. Nel battesimo si rende visibile la vocazione che Dio ci ha dato nel seno di nostra madre. Dio ci chiama per manifestarsi al mondo tramite noi. Quando racconto che il mio sacerdozio e celibato sono una vocazione che viene da Dio, i tunisini sono sconcertati. È inconcepibile per loro. Eppure siamo la gloria di Dio.
Preghiamo
Ti ringrazio, Signore,
d’avermi chiamato fin dal grembo di mia madre.
Perdonami di essere sordo alla tua chiamata quotidiana.
Portami ancora nel tuo seno misericordioso
per riprendere la mia vocazione cristiana.