C’erano prefetti, questori, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale con a capo la vicesindaco Tanina Padula, nella Messa presieduta nella Parrocchia di Campione d’Italia dal vicario episcopale, don Franco Gallivanone, per l’ingresso ufficiale del nuovo parroco don Giorgio Spada, fra l’altro cappellano della Polizia di Stato di Como e Varese e dell’aeroporto di Milano Malpensa.
Don Spada è arrivato nell’enclave lo scorso settembre, ma domenica 28 gennaio è stata l’occasione per i fedeli campionesi di sottolinearne il mandato.
Campione d’Italia è una realtà singolare, non solo in quanto circondato da terra elvetica, ma per la sua storia antica legata alla Diocesi di Milano da oltre 1000 anni, da quando cioè, nel 777 d.C., il ricco possidente longobardo Totone lasciò erede dei suoi terreni l’Arcivescovo di Milano e l’Abate della Basilica di Sant’Ambrogio.
Da allora la piccola enclave italiana, amministrativamente in provincia di Como, non ha mai interrotto il suo rapporto con la Chiesa ambrosiana, tanto che nel Gonfalone del paese affacciato sul Ceresio appaiono il Pastorale e lo staffile del vescovo Ambrogio. Ciò che porta il parroco ad essere membro di diritto del Capitolo della Basilica santambrosiana.