Un colorato striscione con l’immancabile colomba con un ramo d’ulivo nel becco aprirà sabato 27 il Cammino interreligioso per la Pace a Lecco.
Tre tappe per altrettante fedi, unite però dal comune intento per la Pace. Partenza alle 15, dalla chiesetta del Seminario di Castello (Lecco), dove la comunità ortodossa della città accoglierà i partecipanti con canti e invocazioni in lingua slava, mentre padre Vitalij aiuterà a riflettere sul tema “Togliere Dio dal cuore: si può?”.
Seconda tappa sul tema “Partire dal bene per costruire la pace” nella chiesa cattolica parrocchiale di Castello dove interverrà Riccardo Bonacina, giornalista lecchese, promotore del Mean, (Movimento Europeo di azione non violenta), più volte in Ucraina grazie anche a forti legami con istituzioni civili e religiose e in particolare col Nunzio Apostolico di Kiev, mons. Kulbokas.
Il cammino proseguirà da Castello ad Olate, all’Istituto scolastico salesiano di via Caldone. L’incontro sarà coi giovani del centro islamico Assalam e un suo portavoce prenderà la parola sul conflitto in Medio Oriente, definito come il buio nella culla della fede, ma tutti insieme possiamo riportare la luce. In ogni tappa saranno riletti alcuni passaggi del documento sulla Fratellanza umana universale, sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb nel febbraio di cinque anni fa e lungo il percorso una colonna sonora di canti di pace accompagnerà la manifestazione fino al punto di arrivo: la Piazza del Centro Le Meridiane, per consegnare idealmente un messaggio di fratellanza e pace a tutta la città.
A proporre questo pomeriggio è il gruppo “Pace e creato” con le parrocchie del decanato. Ha assicurato la sua presenza il vicario episcopale, mons. Gianni Cesena.
Il gruppo “Pace e creato” rilancia l’appello alla Pace con un ulteriore momento: giovedì 1 febbraio, alle 21, appuntamento alla Chiesa del Sacro Cuore di Bonacina per Dialoghi di Pace.
Si tratta di una proposta a livello diocesano, avviata ormai 15 anni fa ed incentrata sulla lettura del discorso per la Giornata Mondiale della Pace del Papa, quest’anno dedicato al tema dell’intelligenza artificiale. Nessun commento o dibattito ma una proposta in cui meditazione, musica e preghiera si fondono: le parole di Papa Francesco saranno intervallate dai canoni di Taizé eseguiti dal coro Fermenti di Pace, che ogni mese caratterizza anche la preghiera dell’oasi di Pace.