Gs 4,11-18; Sal 65; Lc 9,10-17
“Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste”. (Lc 9,16-17)
Il brano evangelico di Luca calza bene per i problemi del giorno d’oggi. Mostra la cura e la tenerezza di Gesù sia verso i discepoli che si riuniscono attorno a lui per raccontargli quanto accaduto nelle loro prime esperienze di annuncio, come verso la folla che lo cerca e lo segue senza curarsi del tempo e del lugo dove si trova. Gesù provvede loro il cibo necessario per sfamarsi e ne avanzano pure!
Come non pensare che il Signore possa applicare la stessa tenerezza anche oggi verso coloro che più sono nel bisogno e che attivi proprio i suoi discepoli perchè provvedano a quei pani e pesci che lui potrà benedire e moltiplicare perchè tutti ne abbiano a sazietà? Una suggestione che ci può far riflettere sulla nostra responsabilità e sul nostro compito di essere strumenti dell’azione divina in ogni contesto di vita.
Preghiamo col Salmo
Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.