Questa mattina gli operatori di Caritas Ambrosiana hanno portato 10 idropulitrici a Dervio, uno dei comuni più colpiti dal maltempo che ieri ha imperversato nel Lecchese, Comasco e in Valtellina. Con l’ausilio di questi macchinari la squadra di volontari già allertati da ieri, appena sarà possibile, si metterà al lavoro per aiutare le famiglie a rimuovere il fango e i detriti che hanno invaso le abitazioni a causa dell’esondazione del fiume Varrone, che attraversa il centro abitato prima di buttarsi nel lago. Nel frattempo è iniziata una ricognizione sul territorio, grazie alle collaborazione dei parroci, per individuare le situazioni di maggiore emergenza anche nelle altre zone.
«Fortunatamente il fiume è straripato di giorno, quando la gente era fuori casa, per cui a quanto ci risulta, ci sono danni soltanto alle cose, ma non alle persone», spiega Alberto Minoia, responsabile emergenze di Caritas Ambrosiana, giunto questa mattina nel piccolo centro rivierasco.
L’intervento con le idropulitrici è stato già adottato in passato in altre emergenze maltempo, come quelle di Livorno e Genova. Dopo le operazioni di pulizia, occorre asciugare i muri delle case impregnati di acqua. «Anche in questo caso, possiamo dare una mano. Siamo in grado di fornire deumidificatori e riscaldatori che sono molto efficaci per questo tipo di situazioni», assicura Minoia.
Oltre a Dervio dove le 800 persone evacuate sono riuscite a rientrare nelle loro abitazioni soltanto nel tardo pomeriggio di ieri, pesantissimi disagi sono stati registrati a Premana, in alta Val Varrone e nella zona più a nord della Valsassina dove si sono verificati smottamenti di fango e detriti. Anche nel centro montano di Pagnona si registrano pesanti danni e l’esondazione del torrente Varroncello.