Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Lunedì della III settimana di Quaresima

4 Marzo 2024

ALL’INGRESSO  
Di tutti, Signore, hai pietà,
nessuna respingi delle opere tue;
copri i peccati degli uomini fino a che si convertano,
perdoni perché sei il nostro Dio.
Vedi l’afflizione del tuo popolo che è molto amara.
Ascoltaci, Padre che sei nei cieli,
Salvatore del mondo, perdonaci.

GENESI 17, 9-16
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza». Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».

SALMO Sal 118 (119), 57-64

La tua legge, Signore, è la mia gioia.

La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Con tutto il cuore ho placato il tuo volto:
abbi pietà di me secondo la tua promessa. R

Ho esaminato le mie vie,
ho rivolto i miei piedi verso i tuoi insegnamenti.
Mi affretto e non voglio tardare
a osservare i tuoi comandi. R

I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:
non ho dimenticato la tua legge.
Nel cuore della notte mi alzo a renderti grazie
per i tuoi giusti giudizi. R

Sono amico di coloro che ti temono
e osservano i tuoi precetti.
Del tuo amore, Signore, è piena la terra;
insegnami i tuoi decreti. R

PROVERBI 8, 12-21
Lettura del libro dei Proverbi

Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione. Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. A me appartengono consiglio e successo, mia è l’intelligenza, mia è la potenza. Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano. Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia. Il mio frutto è migliore dell’oro più fino, il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato. Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell’equità, per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori.

VANGELO Mt 6, 7-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

DOPO IL VANGELO  
Rallegra, o Signore, la vita del tuo servo
perché a te innalzo l’anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
tu sei largo di misericordia con chi ti invoca.

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
In te spereranno tutte le vite, Signore, e diranno:
«Presto avrà pietà di noi il nostro Dio.
Perché il Signore ha parlato, dicendo:
Farò più festa per un peccatore pentito
che per novantanove giusti,
a cui pentirsi non serve».

ALLA COMUNIONE
 
Non scordarti di noi miseri, Signore, sino alla fine
perché a te si abbandona il derelitto
e all’orfano tu solo doni aiuto.
La supplica dei poveri tu ascolti
e la tua destra sostiene il loro cuore.