18 Aprile
Giovedì della Settimana Autentica
18 Aprile 2019UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Lotta gloriosa, cruenta vittoria
oggi celebri il canto:
sul Calvario il Signore
immolato trionfa.
L’albero del primo giardino
disseminò la morte;
dall’albero della croce
rifiorisce la vita.
È l’ora, il disegno del Padre
mirabilmente si compie:
ecco il Figlio di Dio
da grembo vergine nasce;
vive con noi, cammina
sulle sordide strade;
docile agnello, sospira
l’altare della croce.
Strazio crudele! Muore
di sete, di insulti, di spasimi;
scorre il sangue e purifica
il mondo contaminato.
A te sia lode nei secoli,
o Trinità beata;
conserva nella tua grazia
i cuori dei redenti. Amen.
RESPONSORIO
Gli iniqui mi perseguitano senza motivo.
Liberami, Signore mio Dio.
Ho agito secondo diritto e giustizia:
non abbandonarmi ai miei oppressori.
Liberami, Signore mio Dio.
Non si dice il Cantico dei tre giovani.
SALMODIA
Salmo 40
Ant. 1 Lui che mangiava il mio pane, * alza contro di me il suo calcagno.
Beato l’uomo che ha cura del debole, *
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Veglierà su di lui il Signore, †
lo farà vivere beato sulla terra, *
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore. *
Gli darai sollievo nella sua malattia.
Io ho detto: «Pietà di me, Signore; *
risanami, contro di te ho peccato».
I nemici mi augurano il male: *
«Quando morirà e perirà il suo nome?».
Chi viene a visitarmi dice il falso, †
il suo cuore accumula malizia *
e uscito fuori sparla.
Contro di me sussurrano insieme i miei nemici, *
contro di me pensano il male:
«Un morbo maligno su di lui si è abbattuto, *
da dove si è steso non potrà rialzarsi».
Anche l’amico in cui confidavo, †
anche lui, che mangiava il mio pane, *
alza contro di me il suo calcagno.
Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, *
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami *
se non trionfa su di me il mio nemico;
per la mia integrità tu mi sostieni, *
mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, *
da sempre e per sempre. Amen, amen.
Gloria.
Ant. 1 Lui che mangiava il mio pane, * alza contro di me il suo calcagno.
Salmo 7
Ant. 2 Signore, mio Dio, in te mi rifugio: * salvami e liberami da chi mi perseguita. †
Signore, mio Dio, in te mi rifugio: *
salvami e liberami da chi mi perseguita,
† perché non mi sbrani come un leone, *
non mi sbrani senza che alcuno mi salvi.
Signore mio Dio, se così ho agito: *
se c’è iniquità sulle mie mani,
se ho ripagato il mio amico con il male, *
se a torto ho spogliato i miei avversari,
il nemico m’insegua e mi raggiunga, †
calpesti a terra la mia vita *
e trascini nella polvere il mio onore.
Sorgi, Signore, nel tuo sdegno, †
lévati contro il furore dei nemici, *
àlzati per il giudizio che hai stabilito.
L’assemblea dei popoli ti circondi: *
dall’alto volgiti contro di essa.
Il Signore decide la causa dei popoli: †
giudicami, Signore,
secondo la mia giustizia, *
secondo la mia innocenza, o Altissimo.
Poni fine al male degli empi; †
rafforza l’uomo retto, *
tu che provi mente e cuore, Dio giusto.
La mia difesa è nel Signore, *
egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto, *
ogni giorno si accende il suo sdegno.
Non torna forse ad affilare la spada, *
a tendere e puntare il suo arco?
Si prepara strumenti di morte, *
arroventa le sue frecce.
Ecco, l’empio produce ingiustizia, *
concepisce malizia, partorisce menzogna.
Egli scava un pozzo profondo *
e cade nella fossa che ha fatto;
la sua malizia ricade sul suo capo, *
la sua violenza gli piomba sulla testa.
Loderò il Signore per la sua giustizia *
e canterò il nome di Dio, l’Altissimo.
Gloria.
Ant. 2 Signore, mio Dio, in te mi rifugio: * salvami e liberami da chi mi perseguita.
Salmo 39,2-9
Ant. 3 Allora ho detto: «Ecco io vengo. * Sul rotolo del libro di me è scritto».
Ho sperato: ho sperato nel Signore †
ed egli su di me si è chinato, *
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha tratto dalla fossa della morte, *
dal fango della palude;
i miei piedi ha stabilito sulla roccia, *
ha reso sicuri i miei passi.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, *
lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore *
e confideranno nel Signore.
Beato l’uomo che spera nel Signore †
e non si mette dalla parte dei superbi, *
né si volge a chi segue la menzogna.
Quanti prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, †
quali disegni in nostro favore: *
nessuno a te si può paragonare.
Se li voglio annunziare e proclamare *
sono troppi per essere contati.
Sacrificio e offerta non gradisci, *
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. *
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro di me è scritto, *
che io faccia il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero, *
la tua legge è nel profondo del mio cuore».
Gloria.
Ant. 3 Allora ho detto: «Ecco io vengo. * Sul rotolo del libro di me è scritto».
Salmo 54,2-15
Ant. 4 Io aspetto che Dio mi difenda * dalla furia del vento e dell’uragano.
Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, †
non respingere la mia supplica; *
dammi ascolto e rispondimi.
Mi agito nel mio lamento *
e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell’empio.
Contro di me riversano sventura, *
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore, *
piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono *
e lo sgomento mi opprime.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano, *
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo *
dalla furia del vento e dell’uragano».
Disperdili, Signore, †
confondi le loro lingue: *
ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, †
all’interno iniquità, travaglio e insidie *
e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno.
Se mi avesse insultato un nemico, *
l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario, *
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno, *
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia, *
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
Gloria.
Ant. 4 Io aspetto che Dio mi difenda * dalla furia del vento e dell’uragano.
Salmo 138,1-12
Ant. 5 «Io ti dico, Pietro: prima che il gallo canti, * mi avrai rinnegato tre volte».
Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie; †
la mia parola non è ancora sulla lingua *
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi *
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora *
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
e la notte è chiara come il giorno; *
per te le tenebre sono come luce.
Gloria.
Ant. 5 «Io ti dico, Pietro: prima che il gallo canti, * mi avrai rinnegato tre volte».
Salmo 128
Ant. 6 Ho offerto le mie spalle alle percosse, * la mia faccia all’umiliazione degli sputi.
Dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, *
- lo dica Israele -
dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, *
ma non hanno prevalso.
Sul mio dorso hanno arato gli aratori, *
hanno fatto lunghi solchi.
Il Signore è giusto: *
ha spezzato il giogo degli empi.
Siano confusi e volgano le spalle *
quanti odiano Sion.
Siano come l’erba dei tetti: *
prima che sia strappata, dissecca;
non se ne riempie la mano il mietitore, *
né il grembo chi raccoglie covoni.
I passanti non possono dire: †
«La benedizione del Signore sia su di voi, *
vi benediciamo nel nome del Signore».
Gloria.
Ant. 6 Ho offerto le mie spalle alle percosse, * la mia faccia all’umiliazione degli sputi.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Lam 2,10-22
Dal libro delle Lamentazioni
Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
han cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.
Si son consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte;
si riversa per terra la mia bile
per la rovina della figlia del mio popolo;
mentre vien meno il bambino e il lattante
nelle piazze della città.
Alle loro madri dicevano:
«Dov’è il grano e il vino?».
Intanto venivan meno come feriti
nelle piazze della città;
esalavano il loro respiro
in grembo alle loro madri.
Con che cosa ti metterò a confronto?
A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
Che cosa eguaglierò a te per consolarti,
vergine figlia di Sion?
Poiché è grande come il mare la tua rovina;
chi potrà guarirti?
I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
di cose vane e insulse,
non hanno svelato le tue iniquità
per cambiare la tua sorte;
ma ti han vaticinato lusinghe,
vanità e illusioni.
Contro di te battono le mani
quanti passano per la via;
fischiano, scrollano il capo
sulla figlia di Gerusalemme:
«È questa la città che dicevano bellezza perfetta,
gioia di tutta la terra?».
Spalancano contro di te la bocca
tutti i tuoi nemici,
fischiano e digrignano i denti,
dicono: «L’abbiamo divorata!
Questo è il giorno che aspettavamo,
siamo arrivati a vederlo».
Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato,
ha adempiuto la sua parola
decretata dai giorni antichi,
ha distrutto senza pietà,
ha dato modo al nemico di gioire di te,
ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
Grida dal tuo cuore al Signore,
vergine figlia di Sion;
fa’ scorrere come torrente le tue lacrime,
giorno e notte!
Non darti pace,
non abbia tregua la pupilla del tuo occhio.
Alzati, grida nella notte
quando cominciano i turni di sentinella;
effondi come acqua il tuo cuore, davanti al Signore;
alza verso di lui le mani
per la vita dei tuoi bambini,
che muoiono di fame all’angolo di ogni strada.
«Guarda, Signore, e considera;
chi mai hai trattato così?
Le donne divorano i loro piccoli,
i bimbi che si portano in braccio!
Sono trucidati nel santuario del Signore
sacerdoti e profeti!
Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi;
le mie vergini e i miei giovani
sono caduti di spada;
hai ucciso nel giorno della tua ira,
hai trucidato senza pietà.
Come ad un giorno di festa hai convocato
i miei terrori dall’intorno.
Nel giorno dell’ira del Signore
non vi fu né superstite né fuggiasco.
Quelli che io avevo portati in braccio e allevati
li ha sterminati il mio nemico».
RESPONSORIO
Nel giardino degli ulivi Gesù pregò dicendo:
«Padre, se è possibile passi da me questo calice.
Lo spirito è pronto, ma la carne è debole:
sia fatta la tua volontà.
Padre, se questo calice non può passare da me
senza che io lo beva,
sia fatta la tua volontà».
SECONDA LETTURA
Dalla «Esposizione del Vangelo secondo Luca» di sant’Ambrogio, vescovo
«Padre, se è possibile, allontana da me questo calice» (Lc 22, 42). Parecchi in questo passo restano perplessi; intendono la tristezza del Salvatore come prova di una debolezza, che in lui sarebbe stata originariamente intrinseca, non temporaneamente assunta; e si studiano così di travisare il significato della spiegazione più naturale. Quanto a me, invece, non solo non penso di non doverlo scusare, ma resto anzi stupìto, più che in nessun altro punto, davanti alla sua pietà e alla sua maestà: egli infatti mi sarebbe stato di minor giovamento, se non avesse preso su di sé i miei sentimenti.
Perciò si è rattristato per me, egli che non aveva nessuna causa di rattristarsi per se stesso, e, messo da parte il godimento della eterna divinità, prova il tedio della mia infermità.
Egli ha preso su di sé la mia tristezza, per farmi dono della sua gioia, ed è disceso con i nostri passi fino all’affanno della morte, per farci ritornare con i suoi passi fino alla vita. Perciò io non ho paura di nominare questa tristezza, perché proclamo la croce: egli ha accettato non l’apparenza, ma la realtà dell’incarnazione. Perciò doveva accettare anche il dolore per vincere, non per tener lontana la tristezza; e, di fatto, non meritano il nome glorioso dei forti coloro a cui le ferite sopportate provocano torpore piuttosto che dolore: ed egli è «uomo dei dolori, che sa sopportare il patire» (Is 53, 3).
Ci ha voluto ammaestrare, affinché, come in Giuseppe avevamo appreso a non temere la prigionia, così in Cristo apprendessimo a vincere la morte, e, ben di più, vincessimo la tristezza di dover un giorno morire. E come ti potremmo imitare, Signore Gesù, se non ti seguissimo come uomo, se non ti credessimo morto, se non avessimo visto le tue piaghe? Come avrebbero fatto i tuoi discepoli a credere che doveva morire, se non si fossero accorti dell’angoscia di uno che stava per morire? Così essi ancora dormono e ignorano che cosa sia rattristarsi, mentre Cristo si rattristava per loro: leggiamo infatti che egli «porta i nostri peccati e soffre per noi» (Is 53, 4).
Tu dunque, Signore, soffri non per le tue, ma per le mie ferite, non per la tua morte, ma per la nostra debolezza: e noi invece abbiamo creduto che tu fossi immerso nei dolori, mentre tu soffrivi non per te, ma per me; sì, «sei stato indebolito», ma «per i nostri peccati» (Is 53, 5), non perché avevi ricevuto quella debolezza dal Padre, ma perché l’avevi presa per me: era utile per me che il castigo che ci dà la pace si abbattesse sopra di te, e che per le tue lividure tu guarissi le nostre piaghe.
Ma perché dobbiamo stupirci se egli è rattristato per tutti, quando ha pianto per uno solo? Perché stupirci se prova disgusto quando sta per morire per tutti, se versa lacrime quando sta per far risorgere Lazzaro? Però là egli si fa commuovere dal pianto della sorella pietosa, perché l’umano destino turbava il suo spirito, e qui opera con una profonda intenzione affettuosa, ed è questa: poiché distruggeva nella sua carne i nostri peccati, egli voleva che l’affanno della sua anima cancellasse anche l’affanno della nostra anima. E forse per questo è triste: perché, dopo la caduta di Adamo, era necessario che noi lasciassimo questo mondo con un passaggio siffatto, dovendo morire ineluttabilmente: infatti «Dio non creò la morte e non gode per la distruzione dei viventi» (Sap 1, 13), e per questo prova ripugnanza per una cosa che non ha creato.
Non si dice la Laus angelorum magna.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente la Prima Orazione.
ORAZIONE
Donaci, Dio Padre santo, di piangere sinceramente i nostri peccati; e, perché nei cuori dilegui la colpa e sovrabbondi la grazia, guardi anche noi, come ha guardato Pietro, Cristo, nostro Redentore e Signore, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (Pausa di preghiera silenziosa)
Padre onnipotente, che nella morte salvifica del Figlio tuo operi la riconciliazione del mondo e la proclami, colma gli animi nostri dei tuoi doni d’amore e raduna tutti gli uomini, che ancora vagano lontani dalla via della verità, nel popolo dei tuoi eletti. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Salmo 50
Ant. 1 Il sacrificio delle vittime tu non gradisci: * se ti offro olocausti, non li accetti.
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa’ grazia a Sion, *
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.
Gloria.
Ant. 1 Il sacrificio delle vittime tu non gradisci: * se ti offro olocausti, non li accetti.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Per la tua immensa grandezza * noi ti lodiamo, Signore.
Sal 148
Lodate il Signore dai cieli, *
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
Lodatelo, sole e luna, *
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli, *
voi acque al di sopra dei cieli.
Lodino tutti il nome del Signore, *
perché egli disse e furono creati.
Li ha stabiliti per sempre, *
ha posto una legge che non passa.
Lodate il Signore dalla terra, *
mostri marini e voi tutti abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia, *
vento di bufera che obbedisce alla sua parola,
monti e voi tutte, colline, *
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie, *
rettili e uccelli alati.
I re della terra e i popoli tutti, *
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle, †
i vecchi insieme ai bambini *
lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime, †
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. *
Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli, *
per i figli di Israele, popolo che egli ama.
Sal 149
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
Sal 150
Lodate il Signore nel suo santuario, *
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori, †
lodatelo con cembali squillanti; *
ogni vivente dia lode al Signore.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Per la tua immensa grandezza * noi ti lodiamo, Signore.
Salmo diretto Sal 139,1-9.13-14
Salvami, Signore, dal malvagio, *
proteggimi dall’uomo violento,
da quelli che tramano sventure nel cuore *
e ogni giorno scatenano guerre.
Aguzzano la lingua come serpenti; *
veleno d’aspide è sotto le loro labbra.
Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, †
salvami dall’uomo violento: *
essi tramano per farmi cadere.
I superbi mi tendono lacci †
e stendono funi come una rete, *
pongono agguati sul mio cammino.
Io dico al Signore: «Tu sei il mio Dio; *
ascolta, Signore, la voce della mia preghiera».
Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, *
proteggi il mio capo nel giorno della lotta.
Signore, non soddisfare i desideri degli empi, *
non favorire le loro trame.
So che il Signore difende la causa dei miseri, *
il diritto dei poveri.
Sì, i giusti loderanno il tuo nome, *
i retti abiteranno alla tua presenza.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Gesù Redentore, che hai sopportato le ferite delle tue membra perché da tanto efficace medicina fossero risanate le piaghe delle nostre colpe, conforta i cuori di chi contempla e venera i misteri di un amore così grande, e disponili ad accogliere degnamente i doni stupendi della tua Pasqua. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
INNO
Albero santo e nobile,
croce di Cristo,
tronco su tutti amabile,
dolce è il tuo frutto!
Piega i tuoi rami, mitiga
la ruvidezza,
il tuo legno sia morbido
al Re che muore.
Tu presenti la Vittima
che tutti salva,
tu sei del sangue rorida
che ci redime.
Al Padre, all’Unigenito
morto e risorto
e al Paracleto Spirito
salga la lode. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo Signore, che tutto si è donato per la nostra salvezza e la nostra vita, rivolgiamo umilmente la nostra voce.
Tu che, crocifisso, hai portato nel tuo corpo i peccati degli uomini, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu che, innocente, hai accettato di patire per gli iniqui, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu che, risorgendo da morte, hai ridonato al mondo la grazia divina, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu che non rifiuti di accogliere la supplica di chi arriva tardi a pregarti, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu che chiami i tuoi fratelli al convito mirabile del tuo corpo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu che oggi largisci più copiosamente alla tua Chiesa i rimedi della salvezza, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118
XI 81-88 (Caf)
Ant. 1 Dissero gli empi: «Tendiamo insidie al giusto, * perché è contrario alle nostre azioni».
Mi consumo nell’attesa della tua salvezza, *
spero nella tua parola.
Si consumano i miei occhi dietro la tua promessa, *
mentre dico: «Quando mi darai conforto?».
Io sono come un otre esposto al fumo, *
ma non dimentico i tuoi insegnamenti.
Quanti saranno i giorni del tuo servo? *
Quando farai giustizia dei miei persecutori?
Mi hanno scavato fosse gli insolenti *
che non seguono la tua legge.
Verità sono tutti i tuoi comandi; *
a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto.
Per poco non mi hanno bandito dalla terra, *
ma io non ho abbandonato i tuoi precetti.
Secondo il tuo amore fammi vivere *
e osserverò le parole della tua bocca.
Gloria.
Ant. 1 Dissero gli empi: «Tendiamo insidie al giusto, * perché è contrario alle nostre azioni».
XII 89-96 (Lamed)
Ant. 2 Sii tu la mia garanzia presso di te! * Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
La tua parola, Signore, *
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
perché ho cercato il tuo volere.
Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
ma la tua legge non ha confini.
Gloria.
Ant. 2 Sii tu la mia garanzia presso di te! * Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
XIII 97-104 (Mem)
Ant. 3 Dormite, ormai, e riposate! * Ecco è venuto Giuda che sta per tradirmi.
Quanto amo la tua legge, Signore; *
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio
dei miei nemici, *
perché sempre mi accompagna.
Sono più saggio di tutti i miei maestri, *
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani, *
perché osservo i tuoi precetti.
Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, *
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi, *
perché sei tu ad istruirmi.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: *
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, *
per questo odio ogni via di menzogna.
Gloria.
Ant. 3 Dormite, ormai, e riposate! * Ecco è venuto Giuda che sta per tradirmi.
Terza
LETTURA BREVE Eb 2,17
Fratelli, il Signore doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Io sono povero e infelice.
Io sono povero e infelice; * vieni presto mio Dio.
Tu sei mio aiuto e mio salvatore.
Vieni presto mio Dio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Io sono povero e infelice; * vieni presto mio Dio.
ORAZIONE
Dio che disponi gli animi dei fedeli alla degna celebrazioni dei divini misteri, purifica i cuori con i tuoi doni di grazia, perché possiamo compiere con coscienza illibata il rito ineffabile e santo. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Eb 5,7
Fratelli, Cristo nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà.
Non nascondere il volto al tuo servo.
Non nascondere il volto al tuo servo, * poiché sono in pericolo.
Presto, Signore, rispondimi.
Poiché sono in pericolo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non nascondere il volto al tuo servo, * poiché sono in pericolo.
ORAZIONE
Tu vuoi, o Dio, che si corregga e non vada perduto ogni uomo che sa riconoscere le sue colpe; distogli da noi lo sdegno della tua giustizia e perdona tutti i nostri peccati. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Eb 5,8-10
Fratelli, Gesù pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchìsedek.
Sacrificio e offerta non gradisci.
Sacrificio e offerta non gradisci; * allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Per compiere il tuo volere, Dio mio».
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Sacrificio e offerta non gradisci; * allora ho detto: «Ecco, io vengo».
ORAZIONE
Dio che disponi gli animi dei fedeli alla degna celebrazione dei divini misteri, purifica i cuori con i tuoi doni di grazia, perché possiamo compiere con coscienza illibata il rito ineffabile e santo. Per Cristo nostro Signore.
Tu vuoi, o Dio, che si corregga e non vada perduto ogni uomo che sa riconoscere le sue colpe; distogli da noi lo sdegno della tua giustizia e perdona tutti i nostri peccati. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioSACRO TRIDUO PASQUALE
DELLA PASSIONE E RISURREZIONE
DEL SIGNORE
GIOVEDI'
NELLA CENA DEL SIGNORE
VESPRI
Nella cena del Signore la Messa è celebrata tra i Vespri, come nel Messale; coloro però che non partecipano alla Messa vespertina celebrino i Vespri come segue:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
Se l’animo vacilla o s’impaura,
rinvigorisci e salva.
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
INNO
Sciogliamo a Cristo un cantico,
che venne per redimere
nel sangue suo purissimo
l’umanità colpevole.
Segue la notte al vespero,
notte di sangue gravida:
Gesù sopporta il perfido
bacio che morte provoca.
Vile bagliore argenteo
vinse il fulgor dei secoli;
Giuda, mercante pessimo,
vende il sole alle tenebre.
Grida la turba immemore,
Gesù vuol crocifiggere:
la Vita, stolti, uccidono
che i morti fa risorgere.
Onore, lode, gloria
al Padre, all’Unigenito,
a te, divino Spirito,
negli infiniti secoli. Amen.
RESPONSORIO
Questa stessa notte
voi tutti resterete scandalizzati per causa mia.
Infatti sta scritto: ucciderò il pastore,
e le pecore del gregge saranno disperse.
Così non avete trovato la forza
di stare svegli un’ora con me,
voi che vi esortavate a vicenda
a morire con me?
Ma Giuda vedete come non dorme
e si affretta a consegnarmi ai Giudei.
Alzatevi, andiamo. Ormai l’ora è venuta.
Infatti sta scritto: ucciderò il pastore,
e le pecore del gregge saranno disperse.
SALMODIA
Ant. Ascolta, il Maestro ti dice: * «Da te voglio fare la pasqua con i miei discepoli».
Salmo 80
Vieni a salvarmi, o Dio, *
vieni presto, Signore, in mio aiuto.
Siano confusi e arrossiscano *
quanti attentano alla mia vita.
Retrocedano e siano svergognati *
quanti vogliono la mia rovina.
Per la vergogna si volgano indietro *
quelli che mi deridono.
Gioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano; †
dicano sempre: «Dio è grande» *
quelli che amano la tua salvezza.
Ma io sono povero e infelice, *
vieni presto, mio Dio;
tu sei mio aiuto e mio salvatore; *
Signore, non tardare.
Salmo 133
Ecco, benedite il Signore, *
voi tutti, servi del Signore;
voi che state nella casa del Signore *
durante le notti.
Alzate le mani verso il tempio *
e benedite il Signore.
Da Sion ti benedica il Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Salmo 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. Ascolta, il Maestro ti dice: * «Da te voglio fare la pasqua con i miei discepoli».
ORAZIONE
O Dio giusto e buono, ricordando il castigo che Giuda trovò nel suo delitto e il premio che il ladro ricevette per la sua fede, ti imploriamo che arrivi fino a noi l’efficacia della tua riconciliazione, e come a quelli fu data, nella passione redentrice, la ricompensa secondo la disposizione del loro cuore, così a noi, liberati dall’antica colpa, sia concessa la grazia della beata risurrezione con Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Non si dice né il Cantico della beata Vergine, né la seconda orazione.
Non si fa la Commemorazione del Battesimo.
INTERCESSIONI
Nella notte in cui fu tradito, il nostro Salvatore affidò alla Chiesa il memoriale della sua morte e della sua risurrezione. Riconoscenti per questo dono d’amore, a lui rivolgiamo la nostra preghiera:
Donaci sempre, Signore, questo pane.
Tutti in questa notte si sono scandalizzati di te, e le pecore del tuo gregge si sono disperse,
-conservaci sempre, o Cristo, coraggiosamente a te fedeli.
Al popolo redento offri il tuo corpo immolato e il sangue della nuova alleanza:
-infondi nei credenti il desiderio di sedersi con pura coscienza a questo santo convito.
Hai detto: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate tra voi, come io vi ho amati»;
-fa’ che tutti gli uomini sperimentino nella loro convivenza la forza rinnovatrice della tua carità.
Maestro e Signore, che hai lavato i piedi degli apostoli,
-donaci di riconoscerti e di servirti nei nostri fratelli più poveri.
Tu che hai mangiato la pasqua con i tuoi discepoli,
-accoglici tutti alla cena eterna con i nostri defunti che sono morti nella fede cattolica.
Memori dell’ammonizione del Signore che ha detto: «Vegliate e pregate per non cadere in tentazione», con cuore sincero diciamo:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,
ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.
Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.
Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.
A te si innalza, o Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 15
Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. †
Proteggimi, o Dio: *
in te mi rifugio.
† Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
senza di te non ho alcun bene».
Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *
è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a costruire idoli:
io non spanderò le loro libazioni di sangue *
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
la mia eredità è magnifica.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima; *
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza, *
dolcezza senza fine alla tua destra.
Gloria.
Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.
LETTURA BREVE 1Ts 5,23
Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Rallegra la vita del tuo servo.
Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.
Sii attento alla voce della mia supplica.
Perché tu sei buono, Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.
ORAZIONE
O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.