At 10,34-43; Sal 95 (96); Fil 2,5-11; Mc 16,1-7
Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. (At 10,38)
Pietro in una battuta sintetizza l’intera esistenza di Gesù. Si ricorda l’inizio della missione a Nàzaret (cfr. Lc 4,16-30), allorché leggendo un passo del profeta Isaia, Gesù applicava a sé quelle parole; si evoca la potenza dello Spirito disceso su Gesù nel Battesimo (cfr. Lc 3,22); si cita la sua attività taumaturgica: le guarigioni sono una liberazione dalla tirannia del diavolo. Il fondamento della sua azione è indicato per mezzo di una formula biblica: «Dio era con lui», espressione usata per Abramo (Gen 21,22), per Giuseppe (Gen 39,2.21), per Mosè (Es 3,12), per Gedeone (Gdc 6,12). Aprirsi alla fede e all’incontro con Gesù permette di sperimentare la stessa potenza salvifica che continua ad agire oggi, liberando l’uomo dal male e introducendolo al bene. La potenza del diavolo umilia l’uomo e lo rende schiavo; la forza di Dio lo libera, lo apre alla vita e alla speranza. Il tentatore promette meraviglie che non realizza; Dio compie le sue promesse per il bene dell’umanità.
Preghiamo
La potenza della tua risurrezione
illumini, o Signore, la nostra vita
e ci renda capaci di accogliere
con cuore docile e stupito
il grande annuncio angelico della vittoria sulla morte.
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]