«Nella zona industriale di Saronno esiste un centro islamico, con annessa moschea, molto vivace nel senso, che si fa sentire spesso anche con interventi caratteristici. Alla moschea fanno riferimento da tutto il Varesotto e anche dalla Svizzera». A spiegare la presenza in città di una nutrita comunità musulmana è monsignor Claudio Galimberti, responsabile della Comunità pastorale Crocifisso risorto (costituita da 6 parrocchie compreso il famoso Santuario), che consegnerà personalmente il messaggio per la pace dell’Arcivescovo (leggi qui il testo) il 24 dicembre.
«I nostri rapporti sono molto buoni fin dai tempi del mio predecessore, monsignor Armando Cattaneo, che aveva instaurato ottime relazioni con la realtà musulmana sul territorio, tanto da regalare, come gesto simbolico, il grande lampadario che si trova oggi al centro della moschea – continua -. Inoltre spesso, come comunità, veniamo invitati alle loro feste, come la fine del Ramadan, e a varie manifestazioni pubbliche. L’accoglienza è sempre molto calorosa e mi è stato spesso offerto di prendere la parola. Così facciamo anche noi in occasione delle nostre feste e ricorrenze, come è accaduto per la tradizionale festa del trasporto del Crocifisso, alla fine di ottobre, quando erano presenti il presidente e altre persone della comunità islamica. In questi giorni ho sentito il portavoce della comunità, Saif, che mi ha invitato a consegnare la lettera nei giorni di Natale, anzi il 24 pomeriggio, in occasione di un loro convegno sulla famiglia. Anche l’anno scorso ho partecipato a un simile incontro: è stato significativo e ho ascoltato delle belle intuizioni. A testimonianza dei nostri rapporti cordiali, posso anche ricordare l’iniziativa comune sulla difesa del creato, promossa da Gruppi Laudato si’ e dalla nostra commissione Nuovi Stili di Vita del Consiglio pastorale».