30 Marzo
Sabato della III settimana di Quaresima
30 Marzo 2019UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Il gallo annunzia il giorno,
chiama la nuova luce:
il Signore dei cuori
in questo caso ci dèsta alla vita,
e dice: «Su! Scotete ogni torpore,
ogni pigrizia fugga,
in opere vegliate di giustizia:
vicino è il mio ritorno».
Quando l’alba rosseggia ad oriente,
intenti alla fatica
trovi i tuoi servi e ravvivi
la luminosa speranza.
O Figlio, nato prima d’ogni aurora,
col tuo vitale chiarore disperdi
l’ottenebrante sonno dello spirito;
la tua pietà ci sciolga da ogni male.
O Re d’amore, gloria
a te cantiamo e al Padre,
nell’unità del Paraclito
per la distesa dei secoli. Amen.
O misteriosa fonte dell’essere
che le bellezze del mondo hai creato
e hai dato fine all’opera
nella quiete del settimo giorno,
a te i solerti figli
pur nel riposo anelino
e nella vita innocente contemplino
la serena letizia del tuo volto.
O, se ingrati peccammo,
amaro pianto lavi il nostro errore,
sì che non ci impauri, o Dio pietoso,
l’ora del tuo giudizio.
Accogli, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo che regna
con te e con lo Spirito Santo
negli infiniti secoli. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Cantico Es 15,1-4a.8-13.17-18
Ant. 1 Signore, che regni in eterno e per sempre, * abbi pietà di noi.
«Voglio cantare in onore del Signore: †
perché ha mirabilmente trionfato, *
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare, *
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
Dio è prode in guerra, *
si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
li ha gettati in mare.
Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
si alzarono le onde come un argine, *
si rappresero gli abissi in fondo al mare.
Il nemico aveva detto: «Inseguirò, raggiungerò, †
spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; *
sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!».
Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
sprofondarono come piombo in acque profonde.
Chi è come te fra gli dèi, *
chi è come te, maestoso in santità, Signore?
Chi è come te, tremendo nelle imprese, *
operatore di prodigi?
Stendesti la destra: *
li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore
questo popolo che hai riscattato, *
lo conducesti con forza alla tua santa dimora.
Lo fai entrare *
e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.
Il Signore regna *
in eterno e per sempre!
Gloria.
Ant. 1 Signore, che regni in eterno e per sempre, * abbi pietà di noi.
Salmo 106
I (1-19)
Ant. 2 I redenti dal Signore lo ringrazino * per la sua misericordia.
Celebrate il Signore perché è buono, *
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
che egli liberò dalla mano del nemico
e radunò da tutti i paesi, †
dall’oriente e dall’occidente, *
dal settentrione e dal mezzogiorno.
Vagavano nel deserto, nella steppa, *
non trovavano il cammino
per una città dove abitare.
Erano affamati e assetati, *
veniva meno la loro vita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li condusse sulla via retta, *
perché camminassero verso una città dove abitare.
Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
poiché saziò il desiderio dell’assetato, *
e l’affamato ricolmò di beni.
Abitavano nelle tenebre e nell’ombra di morte, *
prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
e avevano disprezzato il disegno dell’Altissimo.
Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
cadevano e nessuno li aiutava.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte *
e spezzò le loro catene.
Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
perché ha infranto le porte di bronzo *
e ha spezzato le barre di ferro.
Stolti per la loro iniqua condotta, *
soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
e già toccavano le soglie della morte.
Gloria.
Ant. 2 I redenti dal Signore lo ringrazino * per la sua misericordia.
II (20-43)
Ant. 3 Manda la tua parola * e guarisci i tuoi servi, Signore.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Mandò la sua parola e li fece guarire, *
li salvò dalla distruzione.
Ringrazino il Signore per la sua misericordia *
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
Offrano a lui sacrifici di lode, *
narrino con giubilo le sue opere.
Coloro che solcavano il mare sulle navi *
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
i suoi prodigi nel mare profondo.
Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *
che sollevò i suoi flutti.
Salivano fino al cielo, †
scendevano negli abissi; *
la loro anima languiva nell’affanno.
Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
tutta la loro perizia era svanita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Ridusse la tempesta alla calma, *
tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per la sua misericordia *
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
Lo esaltino nell’assemblea del popolo, *
lo lodino nel consesso degli anziani.
Ridusse i fiumi a deserto, *
a luoghi aridi le fonti d’acqua
e la terra fertile a palude *
per la malizia dei suoi abitanti.
Ma poi cambiò il deserto in lago, *
e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
ed essi fondarono una città dove abitare.
Seminarono campi e piantarono vigne, *
e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
non lasciò diminuire il loro bestiame.
Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
li fece vagare in un deserto senza strade.
Ma risollevò il povero dalla miseria *
e rese le famiglie numerose come greggi.
Vedono i giusti e ne gioiscono *
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
e comprenderà la bontà del Signore.
Gloria.
Ant. 3 Manda la tua parola * e guarisci i tuoi servi, Signore.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Eb 6,9-20; 7,1-3
Dalla Lettera agli Ebrei
Fratelli, siamo certi che ci sono in voi condizioni migliori e che portano alla salvezza. Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, e perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse.
Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto (cfr. Gn 22, 16-17). Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l’irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nell’afferrarci saldamente alla speranza che ci è stata offerta. In essa infatti noi abbiamo come un’àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell’interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote «per sempre alla maniera di Melchìsedek» (Sal 109, 4).
Questo Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; a lui Abramo diede la decima di ogni cosa.
Anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; è inoltre anche re di Salem, cioè re di pace (cfr. Gn 14, 17-20). Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote in eterno.
RESPONSORIO
Se tu mi consoli, Signore, sono salvo.
Anche se non sono degno,
so che mi salverai.
Umilio davanti a te il mio cuore,
imploro dalla tua grandezza il perdono.
Anche se non sono degno,
so che mi salverai.
SECONDA LETTURA
Dal «Trattato sulla penitenza» di sant’Ambrogio, vescovo
«Beati coloro di cui sono state rimesse le iniquità e sono stati ricoperti i peccati: beato quello cui il Signore non ha imputato il peccato» (Sal 31, 1-2). Ha chiamato beati entrambi, sia quello la cui iniquità viene rimessa per mezzo del battesimo sia quello il cui peccato viene ricoperto dalle opere buone. Chi fa penitenza, infatti, non solo deve lavare il suo peccato con le lacrime, ma anche coprire interamente con azioni più irreprensibili le colpe precedenti, in modo che non gli sia imputato il peccato.
Copriamo dunque le nostre cadute con le azioni successive, purifichiamole col pianto, affinché il Signore Dio nostro ascolti i nostri gemiti.
Il Signore vuole essere pregato, vuole che si speri in lui, che lo si supplichi. Sei uomo, e vuoi essere pregato per perdonare; e pensi che Dio ti perdoni se non lo preghi?
Lo stesso Signore pianse su Gerusalemme, affinché, siccome essa non voleva piangere, ottenesse il perdono per le lacrime del Signore. Egli vuole che noi piangiamo per poter evitare il castigo, come trovi scritto nel Vangelo: «Figlie di Gerusalemme, non piangete sopra di me, ma piangete sopra voi stesse» (Lc 23, 28).
Davide pianse e meritò che la divina misericordia allontanasse la morte del popolo ch’era sul punto di perire, quando essendogli state proposte tre scelte, preferì quella in cui esperimentare una più grande misericordia del Signore. Perché arrossisci di piangere i tuoi peccati, dal momento che Dio ha ordinato che anche i profeti piangessero per i popoli?
Inoltre anche Ezechiele ebbe l’ordine di piangere su Gerusalemme e ricevette un libro, all’inizio del quale sta scritto «Lamentazione e canto e minaccia» (Ez 2, 9), cioè due motivi di mestizia e uno di gioia, poiché chi avrà pianto di più in questo mondo, sarà salvo in quello futuro. Infatti «il cuore dei sapienti è nella casa del lutto, il cuore degli stolti è nella casa del banchetto» (Qo 7, 4). E lo stesso Signore dice: «Beati voi che piangete, perché riderete» (Lc 6, 21). Piangiamo dunque momentaneamente per esultare in eterno. Temiamo il Signore, preveniamolo confessando i nostri peccati, emendiamo i nostri falli, poniamo rimedio ai nostri errori, perché non si dica anche di noi: «Ahimé, anima, perché l’uomo timorato è scomparso dalla terra e non c’è fra gli uomini chi si corregga!» (Mi 7, 2).
Perché temi di confessare le tue iniquità al Signore, che è buono? «Confessa», dice, «le tue iniquità, per essere giustificato» (Is 43, 26). A chi è ancora colpevole di peccato si propongono le ricompense della giustificazione: infatti viene giustificato chi riconosce spontaneamente il proprio misfatto. Perciò «il giusto, all’inizio del suo discorso, accusa se stesso» (Prv 18, 17). Il Signore conosce tutto, ma attende che tu parli, non per punirti, ma per concederti il perdono. Non vuole che il diavolo ti oltraggi e ti smascheri mentre cerchi di nascondere i tuoi peccati. Previeni il tuo accusatore; se sarai tu ad accusarti, non dovrai temere nessun accusatore; se ti denunzierai da te, anche se sarai morto, rivivrai.
SECONDA LETTURA
Dal discorso all’udienza generale di mercoledì 25 novembre 1970, vigilia del suo viaggio in Estremo Oriente di S. Paolo VI, papa.
Lo scenario è la storia, questa nostra storia, questo nostro tempo, nel quale stiamo cercando «i segni dei tempi»; uno scenario disuguale, pieno di luce e di tenebre, devastato da raffiche d’uragano che sembrano irresistibili, le ideologie moderne; e da qualche fresca brezza di primavera, i soffi dello Spirito, che «soffia dove vuole» (Gv 3,8). Su questo scenario tre personaggi: uno, che tutto lo occupa, la moltitudine incalcolabile degli uomini d’oggi [...] giganti sono, e barcollano deboli e ciechi, agitati e furiosi in cerca di quiete e di ordine, sapienti su ogni cosa e scettici su tutto e sul proprio destino, sfrenati nella carne e folli nello spirito. Un carattere pare per tutti comune: sono infelici, manca loro qualche cosa di essenziale. Chi li può avvicinare? Chi istruire su le cose necessarie alla vita, quando tante ne conoscono di superflue? Chi li può interpretare e può sciogliere in verità i dubbi che li tormentano? Chi svelare a essi la vocazione, ch’essi hanno implicita nei loro cuori? Sono oceano queste folle, sono l’umanità. Essa occupa tutta la scena, essa vi passa lentamente e tumultuosamente: è lei che fa la storia…
Ma ecco un altro personaggio. Piccolo come una formica, debole, inerme, minimo fino alla quantité négligeable. Egli cerca di farsi largo in mezzo alla marea delle genti, tenta di dire una parola, si fa ostinato, cerca di farsi ascoltare, e assume aspetto di maestro, di profeta; assicura di non proferire parole sue, ma una parola arcana e infallibile, una parola dai mille echi, che risuona nei mille linguaggi degli uomini. Ma ciò che più colpisce dal confronto che si è prodotto con questa presenza, ecco, è la sproporzione: sproporzione del numero, sproporzione di qualità, di potenza, di mezzi, sproporzione d’attualità... Ma il piccolo uomo, e voi avete compreso chi è: è l’apostolo, è il messaggero del Vangelo, è il testimonio; in questo caso, sì, il Papa, che osa misurarsi con gli uomini [...]. Scena irrilevante. Scena superata. Scena imbarazzante. Scena pericolosa. Scena ridicola. Così si sente dire! E le apparenze sembrano giustificare questi commenti.
Ma il piccolo uomo, quando riesce a ottenere un po’ di silenzio e qualche ascoltatore, parla con un tono di certezza tutto suo; dice però cose inconcepibili, misteri d’un mondo invisibile, e pur vicino, il mondo divino, il mondo cristiano. E alcuni ridono, altri gli dicono: ti ascolteremo un’altra volta, come capitò a san Paolo nell’Areopago di Atene (At 17,32-33).
Però qualcuno là ha ascoltato, e sempre ascolta e si accorge che in quella flebile e sicura parola si distinguono due accenti singolari e dolcissimi, i quali risuonano meravigliosamente nel fondo del loro spirito: l’accento di verità e l’accento di amore. Si accorgono che la parola non è che strumentalmente di colui che la pronuncia: è una Parola a sé, una Parola d’un Altro [...] una Persona essenzialmente Parola, un Verbo fatto uomo, il Verbo di Dio [...]. E questo è il terzo personaggio della scena del mondo: il personaggio che la sovrasta e la occupa tutta là dove gli è fatta accoglienza, per una via distinta, ma non insolita al sapere umano, per via di fede.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
Dio forte e buono, che nella passione del tuo Figlio hai voluto condonare le colpe dell’uomo, concedi a chi ti implora di trascorrere nella penitenza questo tempo di salvezza, così che in noi riviva la grazia del battesimo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Albeggia il giorno del giusto castigo; tutti nel timore imploriamo: * Santo, santo, santo Signore, Salvatore del mondo, abbi pietà.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Albeggia il giorno del giusto castigo; tutti nel timore imploriamo: * Santo, santo, santo Signore, Salvatore del mondo, abbi pietà.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (Pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che ai tuoi fedeli offri senza fine il valore e la forza degli eventi di salvezza che sono chiamati a rivivere, apri i nostri cuori ai tuoi misteri perché la grazia della redenzione possa colmarli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Sap 9,1-6.9-11
Ant. 1 Dammi, o Dio, la sapienza che siede accanto al tuo trono, * perché mi assista e mi affianchi nella fatica.
Dio dei padri e Signore di misericordia, *
che tutto hai creato con la tua parola,
che con la tua sapienza hai formato l’uomo, *
perché domini sulle creature che tu hai fatto,
e governi il mondo con santità e giustizia *
e pronunzi giudizi con animo retto,
dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono *
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, †
uomo debole e di vita breve, *
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.
Anche il più perfetto tra gli uomini, †
privo della tua sapienza, *
sarebbe stimato un nulla.
Con te è la sapienza che conosce le tue opere, *
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi *
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
Mandala dai cieli santi, *
dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica *
e io sappia che cosa ti è gradito.
Essa tutto conosce e tutto comprende, †
mi guiderà prudentemente nelle mie azioni *
e mi proteggerà con la sua gloria.
Gloria.
Ant. 1 Dammi, o Dio, la sapienza che siede accanto al tuo trono, * perché mi assista e mi affianchi nella fatica.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.
Sal 32,2-11
Benedirò il Signore in ogni tempo, *
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore, *
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore, *
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto *
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, *
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta, *
lo libera da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa *
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore; *
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi, *
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame, *
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.
Salmo diretto Sal 94
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra.
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio,
e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce.
Ascoltate oggi la sua voce: †
«Non indurite il cuore, *
come a Meriba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.
Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo».
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Supplichiamo, o Dio, la tua bontà infinita: aiutaci a compiere le opere che ci comandi e a ottenere i frutti che ci prometti. Per Cristo nostro Signore.
INNO
Le preghiere e le lacrime,
o Signore pietoso,
a te più intense si levano
in questo tempo santo.
Tu che conosci i cuori
e deboli ci vedi,
a chi si pente e ti invoca
concedi il tuo perdono.
Grande è il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande:
risana le oscure ferite
a gloria del tuo nome.
Dona il volere e la forza
di castigare le membra;
così lo spirito pronto
rifuggirà dalla colpa.
O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Giunga la nostra acclamazione a Cristo, che col suo sacrificio ci ha dischiuso il Regno di Dio.
Luce del mondo, che illumini con lo splendore della verità chi cammina sulla tua strada, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Maestro interiore, che indichi ai tuoi discepoli la via della vita con il vangelo della salvezza, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Redentore degli uomini, che mediante il dono della fede ci fai partecipi dell’adozione a figli di Dio, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima immacolata, che ci liberi dai vincoli della perdizione, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Immagine del Padre, che con la bellezza del tuo volto colmi i nostri cuori di gioia, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Unigenito Figlio di Dio, che infondi nuova ricchezza e nuova dignità negli uomini mortali e peccatori, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118,121-128 XVI (Ain)
Ant. 1 Non abbandonarmi, o Dio, * ai miei oppressori.
Ho agito secondo diritto e giustizia; *
non abbandonarmi ai miei oppressori.
Assicura il bene al tuo servo; *
non mi opprimano i superbi.
I miei occhi si consumano
nell’attesa della tua salvezza *
e della tua parola di giustizia.
Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore *
e insegnami i tuoi comandamenti.
Io sono tuo servo, fammi comprendere *
e conoscerò i tuoi insegnamenti.
È tempo che tu agisca, Signore; *
hanno violato la tua legge.
Perciò amo i tuoi comandamenti *
più dell’oro, più dell’oro fino.
Per questo tengo cari i tuoi precetti *
e odio ogni via di menzogna.
Gloria.
Ant. 1 Non abbandonarmi, o Dio, * ai miei oppressori.
Salmo 65
I (1-12)
Ant. 2 Dite a Dio: * «Stupende sono le tue opere!».
Acclamate a Dio da tutta la terra, †
cantate alla gloria del suo nome, *
date a lui splendida lode.
Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere! *
Per la grandezza della tua potenza
a te si piegano i tuoi nemici.
A te si prostri tutta la terra, *
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio, *
mirabile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terra ferma, †
passarono a piedi il fiume; *
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno, †
il suo occhio scruta le nazioni; *
i ribelli non rialzino la fronte.
Benedite, popoli, il nostro Dio, *
fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita *
e non lasciò vacillare i nostri passi.
Dio, tu ci hai messi alla prova; *
ci hai passati al crogiuolo, come l’argento.
Ci hai fatti cadere in un agguato, *
hai messo un peso ai nostri fianchi.
Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste; †
ci hai fatto passare per il fuoco e l’acqua, *
ma poi ci hai dato sollievo.
Gloria.
Ant. 2 Dite a Dio: * «Stupende sono le tue opere!».
II (13-20)
Ant. 3 Sia benedetto il Signore, * che non mi ha negato la sua misericordia.
Entrerò nella tua casa con olocausti, *
a te scioglierò i miei voti,
i voti pronunziati dalle mie labbra, *
promessi nel momento dell’angoscia.
Ti offrirò pingui olocausti
con fragranza di montoni, *
immolerò a te buoi e capri.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, *
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui ho rivolto il mio grido, *
la mia lingua cantò la sua lode.
Se nel mio cuore avessi cercato il male, *
il Signore non mi avrebbe ascoltato.
Ma Dio ha ascoltato, *
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
Sia benedetto Dio:
non ha respinto la mia preghiera, *
non mi ha negato la sua misericordia.
Gloria.
Ant. 3 Sia benedetto il Signore, * che non mi ha negato la sua misericordia.
Terza
LETTURA BREVE Fil 3,25-16a
Fratelli, fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita.
Signore, in te spera il mio cuore.
Signore, in te spera il mio cuore; * si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
Si ravvivi il mio spirito.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, in te spera il mio cuore; * si ravvivi il mio spirito.
ORAZIONE
O Dio, che ai tuoi fedeli offri senza fine il valore e la forza degli eventi di salvezza che sono chiamati a rivivere, apri i nostri cuori ai tuoi misteri perché la grazia della redenzione possa colmarli. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE 1 Ts 5,12-13
Vi preghiamo, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi.
Non temere, Israele.
Non temere, Israele: * il Signore ti ha riscattato.
Ti ha chiamato per nome.
Il Signore ti ha riscattato.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non temere, Israele: * il Signore ti ha riscattato.
ORAZIONE
Supplichiamo, o Dio, la tua bontà infinita: aiutaci a compiere le opere che ci comandi e a ottenere i frutti che ci prometti. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Eb 10,35-36
Fratelli, non abbandonate la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa.
Pietà di noi, Signore.
Pietà di noi, Signore: * in te speriamo.
Sii la nostra salvezza nel tempo dell’angoscia.
In te speriamo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Pietà di noi, Signore: * in te speriamo.
ORAZIONE
O Dio, che ai tuoi fedeli offri senza fine il valore e la forza degli eventi di salvezza che sono chiamati a rivivere, apri i nostri cuori ai tuoi misteri perché la grazia della redenzione possa colmarli. Per Cristo nostro Signore.
Supplichiamo, o Dio, la tua bontà infinita: aiutaci a compiere le opere che ci comandi e a ottenere i frutti che ci prometti. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioDOMENICA
DEL CIECO
IV di Quaresima
PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
La tenebra passa
e la vera luce già risplende.
Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
Non trovi inciampo nel tuo cammino,
se l’amore ti illumina.
Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
La tenebra passa
e la vera luce già risplende.
Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
INNO
Quaresima è tempo santo:
dopo Mosè e i Profeti
anche il Signore del mondo
obbedì al rito antico.
Sobrio sia il cibo, sobria la parola;
contro le insidie del male
l’animo attento allo Spirito
vigili i sensi inquieti.
Grida e pianto si levino
a placare la collera:
a chi ti offese peccando,
perdona, o dolce Padre.
Noi siamo, pur se deboli,
plasmati dalle tue mani:
o Dio, non disconoscere
l’opera tua mirabile.
Assolvi dalle colpe,
accresci il gusto del bene:
a te, supremo Giudice,
rendici grati per sempre.
O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.
RESPONSORIO
Sono confuso, ho vergogna di alzare la faccia
verso di te, mio Dio;
le mie colpe si sono moltiplicate
sopra la mia testa:
ho peccato contro di te.
Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime
ho peccato contro di te.
SALMODIA
Salmo 121
Ant. 1 Entreremo con gioia nella casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
Gloria.
Ant. 1 Entreremo con gioia nella casa del Signore.
Salmo 129
Ant. 2 Noi, umili e piccoli servi, a te supplichiamo dicendo: * «Perdona, Signore, il tuo popolo, abbi pietà di noi».
Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, *
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
perciò avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, *
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore, *
perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione; *
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Gloria.
Ant. 2 Noi, umili e piccoli servi, a te supplichiamo dicendo: * «Perdona, Signore, il tuo popolo, abbi pietà di noi».
PRIMA ORAZIONE
Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. Da che mondo è mondo, non s’è mai udito * che uno abbia guarito un cieco nato.
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. Da che mondo è mondo, non s’è mai udito * che uno abbia guarito un cieco nato.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
O Dio, che all’uomo creato a tua immagine doni sostegno nel tempo in vista dei beni eterni, moltiplica la fecondità della tua Chiesa, perché quanti nascono alla vita terrena tutti rinascano alla vita del cielo. Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cantico Ap 19,1-7
Ant. «Il Signore fece del fango con la salive; me lo pose sugli occhi, - disse il cieco - * vidi e credetti a Dio».
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi giudizi.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, *
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, *
il nostro Dio, l’Onnipotente.
Rallegriamoci ed esultiamo *
rendiamo a lui gloria,
perché sono giunte le nozze dell’Agnello; *
la sua sposa è pronta.
Gloria.
Ant. «Il Signore fece del fango con la salive; me lo pose sugli occhi, - disse il cieco - * vidi e credetti a Dio».
Orazione
O Dio, tra le tue opere più mirabili è la rigenerazione dell’uomo; rendi vana l’azione del Tentatore e spezza le catene mortali del peccato, perché sia distrutta l’invidia che ci ha perduto e vinca l’amore che ci ha salvato. Per Cristo nostro Signore.
INTERCESSIONI
Adoriamo il Salvatore, sole vero che vince le nostre tenebre, e devotamente diciamo:
Illumina il tuo popolo con la tua verità.
Cristo, che sei una cosa sola col Padre,
-concedi ai tuoi discepoli il dono dell’unità e della pace.
Signore, che hai voluto morire per noi peccatori,
-accogli al tuo convito i tuoi servi pentiti.
Gesù, che hai fatto passare dall’oscurità della morte alla luce della vita quanti sono stati battezzati nel tuo nome,
-rendi operosi e fecondi di bene tutti i cristiani.
Luce del mondo, che hai aperto gli occhi al cieco nato,
-moltiplica nella tua Chiesa gli atti ispirati dalla misericordia.
Figlio di Dio, che hai liberato il tuo popolo dalla morte eterna,
-irradia sui nostri defunti lo splendore della tua gloria.
Eleviamo ora la preghiera, che è risuonata per noi al fonte del nostro battesimo:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA (dopo i Primi Vespri)
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.
Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi:
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.
Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.
A te Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 4
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.
Quando ti invoco, rispondimi,
Dio, mia giustizia: †
dalle angosce mi hai liberato; *
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Fino a quando, o uomini,
sarete duri di cuore? *
Perché amate cose vane
e cercate la menzogna?
Sappiate che il Signore fa prodigi
per il suo fedele: *
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Tremate e non peccate, *
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.
Offrite sacrifici di giustizia *
e confidate nel Signore.
Molti dicono: “Chi ci farà vedere il bene?”. *
Risplenda su di noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Hai messo più gioia nel mio cuore *
di quando abbondano vino e frumento.
In pace mi corico e subito mi addormento: *
tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.
Gloria.
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.
Salmo 132
Ant. Buono e soave è lodare il Signore.
Ecco quanto è buono e quanto è soave *
che i fratelli vivano insieme!
È come olio profumato sul capo, †
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne, *
che scende sull’orlo della sua veste.
È come rugiada dell’Ermon, *
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione *
e la vita per sempre.
Gloria.
Ant. Buono e soave è lodare il Signore.
LETTURA BREVE Dt 6,4-7
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.
Il mio cuore sia integro.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.
Perché non resti confuso.
Nei tuoi precetti, Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola. †
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
† perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.
ORAZIONE
Veglia su noi nella notte imminente, Dio dell’universo; la tua mano ci desti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.