Gen 27,1-29; Sal 118 (119),97-104; Pr 23,15-24; Mt 7,6-12
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. (Mt 7,7)
Oggi la Parola ci aiuta a capire cosa sia la preghiera e perché è utile. Il Signore Gesù ci chiede solo una cosa: di pregare, di chiedere, di avere il coraggio e l’umiltà di riconoscere di avere bisogno di Lui, di riconoscere che non bastiamo a noi stessi. La preghiera è innanzitutto l’incontro non con un dio qualsiasi, ma con quel Dio che vuole soltanto il bene per i suoi figli. E il male? Le cose spiacevoli che ci accadono? Rimane un mistero. Una cosa però è certa: il Padre che è nei cieli ci ama e ha un progetto di bene su ciascuno di noi. Noi però non lo possiamo conoscere, o almeno non del tutto: possiamo infatti intuire la nostra vocazione, a cosa siamo chiamati, ma non sappiamo come andranno le cose. Il Signore, dunque, ci chiede soltanto di fidarci e di affidarci: ricordiamoci di Lui, ricordiamoci di domandare.
Preghiamo
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.
(Sal 104, 3-5)
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]