Nm 6,22-27; Sal 66; Fil 2,5-11; Lc 2,18-21
Gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo. Lc 2,21
Come ogni bambino ebreo, il figlio di Maria riceve il nome otto giorni dopo la nascita, alla circoncisione. Giuseppe non è menzionato, ma neanche Maria. Gesù era già stato chiamato in diversi modi dall’angelo: «grande, Figlio dell’Altissimo, santo e Figlio di Dio» (Lc 1,32.35). Ora, i suoi genitori obbediscono non solo alla legge, ma anche al messaggero di Dio. Luca sottolinea il totale radicamento di Gesù alla tradizione del suo popolo, insieme alla piena obbedienza ai riti. Chiediamo per la nostra vita il dono dell’obbedienza, in qualunque vocazione ci troviamo e in ogni situazione in cui possiamo incorrere. L’obbedienza alla vita e alle sue circostanze dice una resa intelligente e volontaria che non ci rende “eroi”, ma ci fa sentire amati e sempre figli del Padre. Su questo primo giorno dell’anno invochiamo il nome di Gesù anche per la pace nel mondo: non ci faccia mancare il suo Santo Spirito.
Preghiamo
Signore, Dio di Abramo e dei Profeti,
Dio Amore che ci hai creati
e ci chiami a vivere da fratelli,
donaci la forza per essere ogni giorno
artigiani della pace;
donaci la capacità di guardare con benevolenza
tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Francesco