Come non mai prima d’ora, gli uomini di tutte le razze e nazionalità sono oggi chiamati ad essere “prossimi” gli uni verso gli altri.
L’appello ad una politica mondiale di buon vicinato è assai più che un’effimera parola d’ordine: è l’appello ad una forma di vita capace di trasformare la nostra imminente elegia cosmica in un salmo di pienezza creativa.
Non possiamo più a lungo permetterci il lusso di tirare dritto dall’altra parte: una tale follia si chiamava una volta fallimento morale, oggi porterebbe al suicidio universale.
Non possiamo sopravvivere a lungo separati spiritualmente in un mondo che è unito dal punto di vista geografico.
In ultima analisi, io non devo ignorare l’uomo ferito sulla strada di Gerico della vita, perché egli è parte di me e io sono parte di lui: la sua agonia mi diminuisce, la sua salvezza mi accresce.
(da M.L.King, La forza d’amare, SEI, Torino 200)