Sir 50,1a-b; 44,16a.17ab.19b-20a.21a.21d.23a-c; 45,3b.12a.7.15e-16c; Sal 88; Ef 3,2-11; Gv 10,11-16
Per questo Dio gli promise con giuramento di innalzare la sua discendenza. Sir 50,21
In questo giorno di festa per la nostra Diocesi ambrosiana, ringraziamo il Signore perché anche noi siamo parte di questa discendenza, nei secoli moltiplicata e diventata numerosa. Una storia santa e gloriosa che ha trovato in Ambrogio, padre della Chiesa d’Occidente, un riferimento fondamentale. Prendendo a prestito le parole del libro del Siracide, che la liturgia propone nella festa liturgica, viene tratteggiata la figura del sommo sacerdote che piacque al Signore perché trovato perfetto e giusto. Fu inoltre custode della legge del Signore e strumento di benedizione per il popolo. Per questo oggi siamo grati per essere stati immersi in questa tradizione, innalzata da Dio e mai interrotta fino ai giorni nostri. La nostra biografia non sarà ricordata quanto quella del grande patrono milanese, tuttavia anche la nostra vita può essere offerta al Signore, «incenso e profumo come memoriale» (Sir 45,16).
Preghiamo
Lasciami, Signore,
seguire ciecamente i tuoi sentieri,
se mi chiami all’offerta nel silenzio,
aiutami a rispondere,
fa’ che chiuda gli occhi su tutto ciò che sono,
perché morta a me stessa, non viva che per te.
Edith Stein