RESQ – People Saving People ha realizzato nel corso della passata notte due salvataggi in mare. In totale sono state recuperate 97 persone, tra cui una donna purtroppo già deceduta. Le 97 persone viaggiavano su due imbarcazioni di ferro, estremamente pericolose per la facilità e rapidità con cui affondano.
Mentre si dirigeva verso due barche in difficoltà segnalate dall’aereo Colibrì, dal ponte di comando la nave ha avvistato una lucina che lanciava segnali intermittenti. Sono stati messi in acqua i due Rhib (piccoli gommoni utilizzati per il recupero delle persone). A bordo dell’imbarcazione in metallo vi erano 49 persone, tra cui una donna. Immediatamente sono state avviate le operazioni di salvataggio.
Appena terminato il primo intervento, si è materializzata davanti agli occhi dei soccorritori una seconda imbarcazione in ferro che stava affondando. «Abbiamo avviato le procedure di stabilizzazione che ci hanno permesso di guadagnare tempo – dice Cecilia Strada, responsabile della comunicazione di RESQ -. Siamo riusciti a convincere i naufraghi a rimanere immobili e calmi, per quanto fosse possibile tenuto conto che la barca stava affondando. Abbiamo quindi iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio. Immediatamente dopo l’imbarcazione è affondata davanti ai nostri occhi».
In occasione del secondo salvataggio sono state recuperate 47 persone, tra cui tre donne (una di minore età). I ragazzi minorenni sono 24. Purtroppo dall’acqua è stato recuperato anche il corpo senza vita di una donna. Alla ResQ People è stato assegnato il porto di Trapani dove conta di giungere venerdì pomeriggio.
RESQ – People Saving People onlus ha potuto svolgere questa missione grazie al fattivo e specifico sostegno economico di alcune realtà ecclesiali italiane che, insieme a quello di migliaia di donatori, le ha permesso di tornare nel Mediterraneo centrale a salvare vite e di realizzare questa specifica missione in mare. «A queste realtà – sottolinea il presidente di ResQ Luciano Scalettari – va il nostro enorme grazie: le 96 vite umane che ora sono al sicuro a bordo della nostra nave sono salve grazie a questo aiuto sostanziale. Un altro grandissimo grazie va allo straordinario equipaggio, che ha condotto il soccorso in condizioni difficilissime, a tutti i nostri volontari e alle migliaia di persone che ci aiutano con le loro piccole o grandi donazioni. Senza tutti costoro nulla si sarebbe potuto fare».