Di amicizia c’è bisogno, soprattutto in questi giorni estivi in cui, chi è fragile, sente di più, non solo il caldo, ma soprattutto la solitudine. Per Sant’Egidio sarà un «Ferragosto della solidarietà» e di speranza per il futuro come risposta all’abbandono e alla solitudine degli anziani, alla guerra e all’indifferenza, all’aumento del costo della vita e alla rassegnazione di tanti. Il 15 agosto si moltiplicheranno in tutta Italia i momenti di incontro e i pranzi, coronati dalla tradizionale cocomerata.
A Milano l’appuntamento è il 15 agosto, alle 18, al centro «Living Together» di via dei Cinquecento 7, sede di Sant’Egidio nel quartiere Corvetto (qui la locandina). Protagonisti gli amici di sempre, che durante l’anno partecipano alle attività di Sant’Egidio: anziani soli, persone senza dimora, migranti, alcuni dei quali giunti con i corridoi umanitari, bambini e adolescenti della Scuola della Pace, ragazzi rom conosciuti nelle baracche e che oggi vivono in casa e studiano alle superiori. Un’attenzione particolare a chi fugge dalla guerra: saranno protagoniste alcune donne ucraine e diversi rifugiati afghani a due anni esatti dalla grande fuga di Kabul che cominciò proprio il 15 agosto 2021.
Lo spazio «Living Together» sorge a pochi metri dalla Rsa «Casa dei Coniugi», dove lo scorso 7 luglio sono morti sei anziani (leggi qui), e dalla Rsa «Virgilio Ferrari», frequentata da molti anni dai volontari di Sant’Egidio. Anche in un momento di festa come Ferragosto, vogliamo ribadire la necessità di rivedere il modello di istituzionalizzazioni degli anziani nelle grandi strutture e alla solidarietà verso la popolazione anziana, facilitando piuttosto l’assistenza domiciliare o forme di microconvivenza.
Il messaggio dell’Anguriata di Ferragosto è molto chiaro: insieme – anche se diversi per età, provenienze, religioni – si vive meglio; l’amicizia e i ponti sono l’antidoto alla solitudine, all’isolamento e ai muri. «Living Together», come il nome della sede dove si festeggerà Ferragosto.