ALL’INGRESSO
«Lasciate che i piccoli vengano a me
e non glielo impedite,
perché a chi è come loro
appartiene il Regno di Dio» – dice il Signore –.
LETTURA 2Pt 3, 1-9
Lettura della seconda lettera di san Pietro apostolo
Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due con i miei avvertimenti cerco di ridestare in voi il giusto modo di pensare, perché vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del precetto del Signore e salvatore, che gli apostoli vi hanno trasmesso. Questo anzitutto dovete sapere: negli ultimi giorni si farà avanti gente che si inganna e inganna gli altri e che si lascia dominare dalle proprie passioni. Diranno: «Dov’è la sua venuta, che egli ha promesso? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi, tutto rimane come al principio della creazione». Ma costoro volontariamente dimenticano che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall’acqua e in mezzo all’acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio, e che per le stesse ragioni il mondo di allora, sommerso dall’acqua, andò in rovina. Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima Parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina dei malvagi. Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
SALMO Sal 89 (90)
Insegnaci, Signore, a contare i nostri giorni.
Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio. R
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua collera,
consumiamo i nostri anni come un soffio. R
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. R
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. R
VANGELO Lc 19, 37-40
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
DOPO IL VANGELO
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Noi abbiamo riconosciuto
e creduto all’amore che Dio ha per noi.
Dio è amore;
chi sta nell’amore dimora in Dio
e Dio dimora in lui.
ALLA COMUNIONE
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità, non sono nulla.
La carità tutto copre, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine.