Nell’ambito del progetto di doposcuola «Lascia O Raddoppia» di APS La Rotonda, frequentato dagli adolescenti del Comune di Baranzate, è nato il podcast «Come2Baranza».
Ragazzi e ragazze hanno iniziato spontaneamente a confrontarsi su varie tematiche della propria quotidianità, fra cui anche il luogo che abitano e le sue peculiarità. Baranzate, per certi versi, ricorda altre periferie milanesi, essendo caratterizzata da una importante varietà demografica, con la presenza di circa 81 gruppi etnici differenti (di cui più di 40 nella sola via Gorizia) e da situazioni di forte marginalità socioeconomica, oltre che dalla scarsità di opportunità per i più giovani.
Durante queste riflessioni, è nato il desiderio di condividere i pensieri sviluppati anche con altre persone. Per questo si è deciso di realizzare un podcast per comunicare anche con chi è generalmente difficile da raggiungere, come gli adulti di Baranzate o altri giovani che abitano in contesti simili, ma geograficamente lontani.
La vittoria del bando
Un momento significativo è legato alla partecipazione e alla vittoria del bando «Circular Youth Energy», promosso da Fondazione Triulza e Cooperho con il contributo di Regione Lombardia attraverso Giovani Smart. In questo modo, il gruppo si è formalizzato come «Collettivo Slaynz» (collettivo_slaynz su Instragram) e ha potuto acquistare la strumentazione tecnica necessaria per registrare gli episodi, seguendo anche incontri di formazione sulla produzione di podcast con l’attrice e podcaster Natalie Norma Fella. Con il proseguire del progetto, sono stati coinvolti altri ragazzi e ragazze di Baranzate, arrivando a raddoppiare in numero il gruppo originale.
Da ottobre a giugno, quindi, ogni mercoledì i ragazzi e le ragazze si sono trovati presso gli spazi di APS La Rotonda per pensare e produrre gli 8 episodi, ora disponibili su Spotify, Google Podcast, Deezer, Spreaker e altre piattaforme con il nome «Come 2 Baranza».
I temi trattati
I temi scelti tracciano una traiettoria multiforme e plurale che intreccia le vie della città con i pensieri e le riflessioni degli adolescenti che la abitano, alternando momenti intimi ad altri più ironici. Il percorso è stato emozionante e soddisfacente, non solo perché gli episodi riescono a dare uno sguardo interessante e vivace della vita a Baranzate, ma soprattutto perché il laboratorio è stata un’occasione per crescere, mettersi in gioco e parlare insieme di tematiche a volte anche difficili.
I commenti
Ecco alcuni commenti dei ragazzi e delle ragazze del «Collettivo Slaynz».
«Mi piace partecipare al laboratorio di podcast: mi ha permesso di conoscere un sacco di cose su me stessa e non solo, anche tante cose sugli altri ragazzi di cui mi sono resa conto di sapere poco; mi piace anche perché adoro parlare ed essere soprattutto ascoltata e penso che il podcast sia la cosa migliore che io abbia fatto (non è vero, ndr)» _ Lama
«Ormai viviamo sui social e le nostre relazioni sono per lo più online, con questo progetto abbiamo dato vita a un gruppo di amici vero: parliamo e facciamo cose concrete, insieme. Il podcast è un modo per parlare delle proprie idee agli altri e voglio continuare l’anno prossimo, ma con più organizzazione» _ Youmna
«Mi sono sentito libero di parlare e poter condividere con gli altri quello che penso senza paura di essere giudicato male» _ Ziyad
«È stato bello avere la possibilità di confrontarci, ma soprattutto di provare a raccontare Baranzate. Per me è davvero importante far conoscere il posto in cui vivo e come lo vivo» _ Emmily
«Non pensavo mi ritrovassi a fare una cosa del genere. Era l’ultimo dei miei pensieri fare un podcast, perché non sono una persona che parla tanto. È stato interessante riuscire a confrontarmi con gli altri» _ Sofia
«È stato molto interessante, un’attività che non avevo mai fatto prima grazie alla quale ho imparato nuove cose» _ Noelia
«Inizialmente non mi interessava molto, non sembrava divertente, ma man mano ho iniziato a capire l’importanza del podcast iniziando ad approfondire i discorsi che magari ritenevo superficiali, ma che alla fine mi hanno insegnato molto»_Vincent