Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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16 Novembre

Venerdì dell’ultima settimana dell’anno liturgico

IV del salterio

16 Novembre 2018

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu che l’arcana voce di Dio
unico Figlio proclama,
o contemplata gloria degli angeli,
sei la salvezza e il vigore del mondo.

Cibo, bevanda, senso alla fatica
tu sei, dolcezza alla quiete, Cristo;
ogni disgusto, ogni triste livore
dall’anima disperdi.

Lieto splendore che vinci le tenebre,
dall’odioso Nemico salvaci;
sciogli l’impaccio delle colpe e guidaci
alla dimora del cielo.

Al Padre, eterno Signore dei secoli,
all’Unigenito amato, allo Spirito
dal coro dei credenti
gioiosamente si levi il cantico. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

L’alta tua fantasia
ha popolato, Signore, la terra,
con ordinata sapienza chiamando
e fiere e rettili e bestie del campo.

E, quasi te, sugli animali ignari
hai posto l’uomo, tua vivente immagine,
dell’universo coscienza e voce:
e così fu compiuto il sesto giorno.

La nostra nobiltà difendi, o Dio,
salva l’uomo dal male
che contamina il cuore
e i tuoi figli avvilisce.

La grazia accordi l’animo alla lode:
ogni groviglio di contesa sciogli,
prosperi nella pace il nostro giorno,
salvaci nella gioia.

A te leviamo, Padre, la supplica
per Gesù Cristo, tuo Figlio
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 77,1-39
I (1-16) 

Ant. 1Diremo le lodi del Signore, la sua potenza * e le meraviglie che egli ha compiuto.

Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento, *
  ascolta le parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca in parabole, *
  rievocherò gli arcani dei tempi antichi.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto †
  e i nostri padri ci hanno raccontato, *
  non lo terremo nascosto ai loro figli;

diremo alla generazione futura †
  le lodi del Signore, la sua potenza *
  e le meraviglie che egli ha compiuto.

Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe, *
  ha posto una legge in Israele:

ha comandato ai nostri padri
    di farle conoscere ai loro figli, †
  perché le sappia la generazione futura, *
  i figli che nasceranno.

Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli *
  perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio, *
  ma osservino i suoi comandi.

Non siano come i loro padri, *
  generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante *
  e dallo spirito infedele a Dio.

I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, *
  voltarono le spalle nel giorno della lotta.

Non osservarono l'alleanza di Dio, *
  rifiutando di seguire la sua legge.

Dimenticarono le sue opere, *
  le meraviglie che aveva loro mostrato.
Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri, *
  nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis.

Divise il mare e li fece passare *
  e fermò le acque come un argine.
Li guidò con una nube di giorno *
  e tutta la notte con un bagliore di fuoco.

Spaccò le rocce nel deserto *
  e diede loro da bere come dal grande abisso.
Fece sgorgare ruscelli dalla rupe *
  e scorrere l'acqua a torrenti.

Gloria.

Ant. 1Diremo le lodi del Signore, la sua potenza * e le meraviglie che egli ha compiuto.
 
II (17-31)

Ant. 2Al tuo popolo, Signore, hai dato il cibo degli angeli, * lo hai saziato con il pane del cielo preparato dai secoli eterni.

I nostri padri continuarono a peccare contro di lui, *
  a ribellarsi all'Altissimo nel deserto.
Nel loro cuore tentarono Dio, *
  chiedendo cibo per le loro brame;

mormorarono contro Dio *
  dicendo: «Potrà forse Dio
    preparare una mensa nel deserto?».

Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua, *
  e strariparono torrenti.
«Potrà forse dare anche pane *
  o preparare carne al suo popolo?».

All'udirli il Signore ne fu adirato; †
  un fuoco divampò contro Giacobbe *
  e l'ira esplose contro Israele,

perché non ebbero fede in Dio *
  né speranza nella sua salvezza.

Comandò alle nubi dall'alto *
  e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di essi la manna per cibo *
  e diede loro pane del cielo:

l'uomo mangiò il pane degli angeli, *
  diede loro cibo in abbondanza.

Scatenò nel cielo il vento d'oriente, *
  fece spirare l'australe con potenza;
su di essi fece piovere la carne come polvere *
  e gli uccelli come sabbia del mare;

caddero in mezzo ai loro accampamenti, *
  tutto intorno alle loro tende.
Mangiarono e furono ben sazi, *
  li soddisfece nel loro desiderio.

La loro avidità non era ancora saziata, *
  avevano ancora il cibo in bocca,

quando l'ira di Dio si alzò contro di essi, †
  facendo strage dei più vigorosi *
  e abbattendo i migliori d'Israele.

Gloria.

Ant. 2Al tuo popolo, Signore, hai dato il cibo degli angeli, * lo hai saziato con il pane del cielo preparato dai secoli eterni.

III (32-39)

Ant. 3Il Signore pietoso * ci perdonò le colpe invece di distruggerci.

I nostri padri continuarono a peccare *
  e non credettero ai suoi prodigi.
Allora dissipò come un soffio i loro giorni *
  e i loro anni con strage repentina.

Quando li faceva perire, lo cercavano, *
  ritornavano e ancora si volgevano a Dio;
ricordavano che Dio è loro rupe, *
  e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore;

lo lusingavano con la bocca *
  e gli mentivano con la lingua;
il loro cuore non era sincero con lui *
  e non erano fedeli alla sua alleanza.

Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, *
  li perdonava invece di distruggerli.

Molte volte placò la sua ira *
  e trattenne il suo furore,
ricordando che essi sono carne, *
  un soffio che va e non ritorna.

Gloria.

Ant. 3Il Signore pietoso * ci perdonò le colpe invece di distruggerci.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        Ez 12,1-16
Dal libro del profeta Ezechiele.

Un giorno mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì. Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».
Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.
Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.
Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà. Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada. Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri. Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore».

RESPONSORIO         
«Se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi,
punirò con flagelli la loro colpa:
  allora sapranno che io sono il Signore.

Ma non toglierò loro la mia grazia,
alla mia fedeltà non verrò mai meno:
  allora sapranno che io sono il Signore».

SECONDA LETTURA   
Dal «Discorso sui pastori» di sant’Agostino, vescovo.

Vanno errando le mie pecore per tutti i monti e su ogni colle e sono disperse su tutta la faccia della terra (cfr. Ez 34, 6). Che significa disperdersi su tutta la faccia della terra? Seguire tutte le cose terrene, amare e avere a cuore tutto quello che alletta sulla faccia della terra.
Non vogliono morire di quella morte che renda la loro vita nascosta in Cristo.
«Su tutta la faccia della terra», perché amano i beni terreni e perché le pecore che si smarriscono sono sparse su tutta la faccia della terra. Si trovano in molti luoghi, sono figlie di un'unica madre, la superbia, all'opposto di tutti i veri cristiani diffusi in ogni angolo della terra e generati dall'unica madre che è la Chiesa cattolica.
Non c'è pertanto da meravigliarsi che, se la superbia genera la divisione, l'amore generi l'unità. Tuttavia la stessa madre Chiesa cattolica, e in essa lo stesso pastore, ricerca dovunque gli smarriti, rinfranca i deboli, cura i malati, fascia i feriti, prendendo gli uni di qui, gli altri di là, senza che si conoscano tra di loro. Ma essa ben li conosce tutti, perché si estende a tutti.
Essa è come una vite che, crescendo, si propaga in ogni parte; quelli invece sono tralci inutili recisi dal vignaiuolo per la loro sterilità, perché la vite resti potata, non già amputata. Dunque quei tralci sono rimasti là dove furono recisi. La vite invece, spandendosi dovunque, conosce sia i tralci che le sono rimasti uniti, sia quelli che ne furono recisi, e sono rimasti lì vicino ad essa.
Ma tuttavia la Chiesa continua a richiamare chi si smarrisce, perché anche di questi rami tagliati l'Apostolo dice: «Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo» (Rm 11, 23). Sia dunque che si tratti di pecore erranti lontane dal gregge, sia che si tratti di rami recisi dalla vite, non per questo Dio è meno potente per ricondurre le pecore o per reinnestarle nella vite. Egli infatti è il sommo Pastore, egli è il vero agricoltore.
«Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno» tra quei cattivi pastori «va in cerca di loro e se ne cura» (Ez 34, 6). Non c'è, tra i pastori umani, chi le ricerchi.
Perciò, o pastori, ascoltate: Com'è vero che io vivo, dice il Signore Dio (cfr. Ez 34, 7). Vedete come comincia? E' come un giuramento di Dio, prende la sua vita a testimonianza. «Come è vero che io vivo, dice il Signore». I pastori sono morti, ma le pecore sono al sicuro, c'è il Signore che vive. «Come è vero che io vivo, dice il Signore».
Ma quali pastori sono morti? Quelli che cercavano i propri interessi e non già gli interessi di Gesù Cristo. Ma vi saranno dunque e si troveranno ancora dei pastori, che cercano non i loro interessi ma quelli di Gesù Cristo? Certamente ce ne saranno. Certamente se ne troveranno, perché non mancano, né mancheranno.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Fa’ che ti serviamo, o Dio, con animo libero e ti amiamo nei nostri fratelli con cuore sincero e fedele. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.Tu che hai dato misericordia ai nostri padri, * ricordati della tua santa alleanza.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Tu che hai dato misericordia ai nostri padri, * ricordati della tua santa alleanza.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
Dio onnipotente ed eterno, che dirigi la storia degli uomini e aspetti la loro conversione con pazienza instancabile, dimentica pietoso le colpe e ascolta benevolmente la nostra invocazione mattutina. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Tb 13,10-13.15.16b-17a.18

Ant. 1
Di splendida luce brillerai, Gerusalemme, davanti al tuo Dio; * a te verranno le genti portando doni al Signore.

Tutti parlino del Signore *
e diano lode a lui in Gerusalemme.

Gerusalemme, città santa, †
ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, *
e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.

Da’ lode degnamente al Signore *
e benedici il re dei secoli;

egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, *
per allietare in te tutti i deportati,
per far contenti in te tutti gli sventurati, *
per tutte le generazioni dei secoli.

Come luce splendida brillerai
sino ai confini della terra; *
  nazioni numerose verranno a te da lontano;

gli abitanti di tutti i confini della terra †
verranno verso la dimora del tuo santo nome, *
portando in mano i doni per il re del cielo.

Generazioni e generazioni
esprimeranno in te l'esultanza *
e il nome della città eletta durerà nei secoli.

Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, †
  tutti presso di te si raduneranno *
  e benediranno il Signore dei secoli.

Beati coloro che ti amano, *
beati coloro che gioiscono per la tua pace.

Anima mia, benedici il Signore, il gran sovrano, †
Gerusalemme sarà ricostruita *
come città della sua residenza per sempre.

Le porte di Gerusalemme
risuoneranno di canti di esultanza, *
  e in tutte le sue case canteranno: «Alleluia!

Benedetto il Dio d'Israele †
e benedetti coloro che benedicono
    il suo santo nome *
  nei secoli e per sempre!».

Gloria.

Ant. 1Di splendida luce brillerai, Gerusalemme, davanti al tuo Dio; * a te verranno le genti portando doni al Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2Gerusalemme, glorifica il Signore * che ha benedetto i tuoi figli.
                Sal 147
Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli ha messo pace nei tuoi confini *
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, *
il suo messaggio corre veloce.

Fa scendere la neve come lana, *
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine, *
di fronte al suo gelo chi resiste?

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, *
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

Così non ha fattocon nessun altro popolo, *
non ha manifestato ad altrii suoi precetti.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Gerusalemme, glorifica il Signore * che ha benedetto i tuoi figli.

              Salmo diretto  Sal 50
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amorecancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti,non li accetti.

Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *
  rialza le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Abbi pietà, o Dio, dei tuoi figli colpevoli e donaci un cuore contrito; così, fiduciosi e risoluti, cammineremo verso la vera patria. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Tu che del cielo sei l’eterna gloria
e della terra l’unica speranza,
o Verbo splendente del Padre,
o bellissimo Figlio della Vergine,

stendi la mano tua pietosa e svegliaci
dal pigro torpore del sonno;
a dire le tue lodi
snebbia le nostre menti.

La scintillante stella del mattino,
messaggera del giorno,
il buio notturno dirada,
e noi cantiamo alla tua santa luce.

Nella notte del mondo
il tuo volto ci illumini
e ci serbi illibati
fino all’ultima sera.

Gesù Signore, a te si canti gloria,
a te che regni splendido
col Padre e con lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo Signore, che si è umiliato per noi fino alla morte di croce ed è stato esaltato nella gloria della potenza di Dio, eleviamo le nostre invocazioni.

Gesù, servo di Dio, che non spezzi la canna incrinata, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Uomo dei dolori, che hai conosciuto il patire, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai presentato il dorso ai flagellatori, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che non hai sottratto la faccia agli insulti, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu che sei stato trafitto per i nostri delitti, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Gesù, servo di Dio, che hai visto la luce dopo il tuo tormento, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,161-168 XXI (Sin)

Ant. 1Io custodisco, Signore, i tuoi insegnamenti * e li amo sopra ogni cosa.

I potenti mi perseguitano senza motivo, *
  ma il mio cuore teme le tue parole.
Io gioisco per la tua promessa, *
  come uno che trova grande tesoro.

Odio il falso e lo detesto, *
  amo la tua legge.
Sette volte al giorno io ti lodo *
  per le sentenze della tua giustizia.

Grande pace per chi ama la tua legge, *
  nel suo cammino non trova inciampo.
Aspetto da te la salvezza, Signore, *
  e obbedisco ai tuoi comandi.

Io custodisco i tuoi insegnamenti *
  e li amo sopra ogni cosa.
Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: *
  davanti a te sono tutte le mie vie.

Gloria.

Ant. 1Io custodisco, Signore, i tuoi insegnamenti * e li amo sopra ogni cosa.

Salmo 132

Ant. 2
Quanto è buona e soave la lode del Signore!

Ecco quanto è buono e quanto è soave *
  che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato sul capo, †
  che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, *
  che scende sull’orlo della sua veste.

È come rugiada dell’Ermon, *
  che scende sui monti di Sion.

Là il Signore dona la benedizione *
e la vita per sempre.

Gloria.

Ant. 2Quanto è buona e soave la lode del Signore!

Salmo 139,1-9.13-14

Ant. 3Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, * salvami dai violenti.

Salvami, Signore, dal malvagio, *
  proteggimi dall’uomo violento,
da quelli che tramano sventure nel cuore *
e ogni giorno scatenano guerre.

Aguzzano la lingua come serpenti; *
  veleno d’aspide è sotto le loro labbra.

Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, †
  salvami dall’uomo violento: *
  essi tramano per farmi cadere.

I superbi mi tendono lacci †
e stendono funi come una rete, *
pongono agguati sul mio cammino.

Io dico al Signore: «Tu sei il mio Dio; *
ascolta, Signore, la voce della mia preghiera».

Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, *
proteggi il mio capo nel giorno della lotta.

Signore, non soddisfare i desideri degli empi, *
non favorire le loro trame.
So che il Signoredifende la causa dei miseri, *
il diritto dei poveri.

Sì, i giusti loderanno il tuo nome, *
  i retti abiteranno alla tua presenza.

Gloria.

Ant. 3Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, * salvami dai violenti.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        Ef 3,16-17
Fratelli, Dio Padre vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così siate radicati e fondati nella carità.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi.
Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * voi tutti che sperate nel Signore.

Siate forti, riprendete coraggio.
Voi tutti che sperate nel Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * voi tutti che sperate nel Signore.

ORAZIONE
Il prodigio di Pentecoste ci rinnovi nell’intimo, Padre, e l’effusione della tua grazia ci consenta di rivelare al mondo la carità del vangelo. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        Rm 8,1-2
Fratelli, non c’è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

Riscattami, Signore.
Riscattami, Signore, * e abbi misericordia.

Non travolgermi insieme ai peccatori.
E abbi misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Riscattami, Signore, * e abbi misericordia.

ORAZIONE
Dio di misericordia e d’amore, che ci sostieni con la tua potenza in questa fuggevole vita, allontana dagli animi ansia, timore, pena; conforta la nostra stanchezza e donaci di perseverare nella fedeltà alla tua parola. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Ef 2,13-14a
Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace.

Ho annunziato, Signore, la tua giustizia.
Ho annunziato, Signore, la tua giustizia * nella grande assemblea.

La tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.
Nella grande assemblea.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Ho annunziato, Signore, la tua giustizia * nella grande assemblea.

ORAZIONE
Accoglici, Padre, nell’abbraccio del tuo perdono; ora che l’immolazione del Figlio tuo crocifisso ti ha reso a noi propizio, portaci all’intimità della tua casa nella gloria del Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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S. Elisabetta di Ungheria,
religiosa

memoria


PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Luce nuova rifulge
sul popolo redento.
  Questo è giorno di gioia,
  di gloria e di trionfo.

Nella città di Dio
grande è la festa.
  Questo è giorno di gioia,
  di gloria e di trionfo.

Luce nuova rifulge
sul popolo redento.
  Questo è giorno di gioia,
  di gloria e di trionfo.

INNO
Discepola vera di Cristo,
irreprensibile apparve;
amò sopra ogni cosa il suo Signore:
vive con lui felice.

La sua fede rifulse,
di carità infiammata:
passò tra noi come un lieto prodigio,
ora nel cielo è vestita di gloria.

In questo nostro esilio
conobbe l’amaro del pianto;
nella patria il suo spirito si inebria
della letizia di Dio.

Alla divina Trinità sia lode,
che dei beati ascolta la preghiera
e sull’aspro sentiero della vita
tutti ci guida al regno. Amen.

NOTIZIA DELLA SANTA
Figlia del re di Ungheria, Elisabetta nacque nel 1207. Ancora fanciulla, andò sposa a Ludovico IV, langravio di Turingia, al quale diede tre figli.
Fu sempre instancabile nell’aiutare i misteri e assidua nella meditazione delle cose celesti. Rimasta vedova a vent’anni, abbracciò volontariamente una vita di estrema povertà e di mendicità. Con la dote, che ancora per ordine del confessore non aveva alienata, costruì poi un ospedale, che dedicò a san Francesco.
Nella comunione continua con Dio, alimentata da un’intensa preghiera, trovò la forza di osservare fino all’eroismo il proposito di soccorrere gli indigenti e i malati, che serviva personalmente. Morì a Marburgo nel 1231.

SALMODIA
Salmo 144
I (1-13)

Ant. 1Ogni nostro giorno benediciamo il Signore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti *
  e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno, *
  lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore *
  e degno di ogni lode,
la sua grandezza *
  non si può misurare.

Una generazione narra all’altra le tue opere, *
  annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria *
e raccontano i tuoi prodigi.

Dicono la stupenda tua potenza *
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, *
acclamano la tua giustizia.

Paziente e misericordioso è il Signore, *
lento all’ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti, *
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere *
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno *
e parlino della tua potenza,

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi *
  e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli, *
  il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Gloria.

Ant. 1Ogni nostro giorno benediciamo il Signore.

II (14-21)

Ant. 2Il Signore è vicino * a quanti lo invocano.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole *
  santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano *
e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa *
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano *
e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, *
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano, *
a quanti lo cercano con cuore sincero.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono, *
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano, *
ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca *
la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo, *
in eterno e per sempre.

Gloria.

Ant. 2Il Signore è vicino * a quanti lo invocano.

PRIMA ORAZIONE
Signore Gesù Cristo, che hai manifestato agli uomini gli eterni prodigi della tua misericordia e dell’amore del Padre, accogli nel nostro cantico di gioia la lode di tutto il creato; dona ai tuoi figli il cibo a suo tempo, sostieni la loro esistenza terrena e rianima la loro speranza nel mistero della vita senza fine. Tu che sei Dio, e vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.Chi ascolta le mie parole e le mette in pratica, * questi è colui che davvero mi ama.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.Chi ascolta le mie parole e le mette in pratica, * questi è colui che davvero mi ama.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che a sant’Elisabetta d’Ungheria hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Dalla croce zampilla l’acqua della salvezza:
chi si immerge in quest’onda non incontra la morte.
Chi è sepolto con Cristo,
con lui nasce alla vita.

Si dissolve ogni colpa, ogni male guarisce,
sulla terra viziata l’innocenza ritorna.
Chi è sepolto con Cristo,
con lui nasce alla vita.

Orazione
O Dio, nostro padre, donaci di accogliere con cuore docile e puro la parola di vita che ci rigenera come tuoi figli, perché diventiamo instancabili operatori della verità e portiamo frutti abbondanti di amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Rivolgiamo a Dio la nostra supplica per mezzo di Cristo, che è glorificato nei suoi santi:
Rendici santi, Signore, perché tu sei santo.

Tu che eleggi la debolezza per confondere la forza del mondo,
aiutaci a stimare e ad amare gli umili e i poveri.

Tu che hai effuso il tuo Spirito su santa Elisabetta,
rendi i cristiani attenti alle necessità di tutti gli uomini.

Ascolta le preghiere delle tue serve che tutte a Cristo si sono donate,
fa’ che richiamino sempre al mondo la tua presenza di salvezza.

Le tue sante sono state di esempio a tutta la Chiesa,
le madri di famiglia guardino sempre al loro modello di vita.

Ricordati di tutti quelli che oggi hanno chiuso gli occhi alla luce terrena,
ammettili con gli angeli e i santi nella tua casa.

Chiamati a vivere in Cristo, apriamo il nostro cuore al Padre, dicendo:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.


O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella tenebra orrenda
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 87

Ant.Tutto il giorno a te grido, Signore

Signore, Dio della mia salvezza, *
  davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
  tendi l'orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
  la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
  sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
  sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
  e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
  nelle tenebre e nell'ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
  e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
  mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
  si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
  verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
  O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
  la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
  la tua giustizia nel paese dell'oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
  e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
  perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall'infanzia, *
  sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
  i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
  tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
  mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant.Tutto il giorno a te grido, Signore

LETTURA BREVE        Ger 14,9
Tu sei  in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

Pietà di me, o Dio.
  Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

Mi riparo all’ombra delle tue ali.
  In te mi rifugio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.
A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

ORAZIONE
Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo, per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.