«Tutto ha vissuto con intensità affettiva, con passione comunicativa, con testimonianza coraggiosa»: così l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ricorda monsignor Giovanni Barbareschi nel messaggio inviato in occasione dei funerali del sacerdote ambrosiano – celebrati questa mattina a Milano, nella chiesa di San Pio V e Santa Maria di Calvairate – e letto da monsignor Carlo Azzimonti, Vicario episcopale della Zona I (in allegato).
Protagonista dell’antifascismo cattolico tra i preti «ribelli per amore», Giusto tra le nazioni e Medaglia d’argento della Resistenza, monsignor Barbareschi si è spento nella serata di giovedì 4 ottobre, a 96 anni, all’Istituto Palazzolo di Milano, dove era ricoverato da qualche mese.
Il rito funebre è stato presieduto da monsignor Franco Agnesi, Vicario generale e Vescovo ausiliare della Diocesi. L’omelia (in allegato) è stata pronunciata da don Giuseppe Grampa, da anni legato da intensa amicizia a monsignor Barbareschi. La riflessione di don Grampa ha preso spunto da uno scritto dello stesso Barbareschi (in allegato), che il sacerdote scomparso ha voluto che fosse reso pubblico durante le esequie. «Quante esperienze, quanti servizi hai reso alla Chiesa e al nostro Paese, quanti incarichi hai ricoperto, quante Istituzioni devono ricordarti! – ha sottolineato don Grampa -. Non dovremo dimenticare, ma ricuperare e custodire la viva memoria dei tuoi giorni».