Oltre un migliaio di richiedenti protezione internazionale accolti nelle strutture presenti in 44 Comuni del territorio brianzolo. Per la maggior parte – circa 700 – ospitati all’interno di appartamenti, in piccoli gruppi, secondo un modello innovativo di accoglienza diffusa a basso impatto, volta a promuovere la relazione con la comunità ospitante. Più di 11 mila ore di formazione erogate, solo nel primo trimestre 2018, per fornire competenze professionali a chi vuole costruire il proprio futuro in Italia. Ma anche corsi di lingua italiana, coinvolgimento in attività di volontariato, nella pratica dello sport e in progetti artistici e culturali.
Tutto questo è oggi Rti Bonvena. Nato nel 2014, il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa Rti Bonvena – termine che in esperanto significa “accoglienza”- costituisce la maggiore realtà operante sul territorio brianzolo nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, lavorando su mandato della Prefettura di Monza e Brianza. Sono circa una ventina gli enti che vi aderiscono, tra cooperative sociali, associazioni ed enti ecclesiastici, compresi i due maggiori consorzi del territorio, Consorzio Comunità Brianza e CS&L.
Tutti uniti da uno stesso progetto: quello di una buona accoglienza, che guardi al futuro, e sia in grado di aprire la strada a percorsi virtuosi, sul piano della realizzazione personale e dell’inserimento nella società. Anche andando oltre la semplice fornitura dei servizi previsti dal bando ministeriale e sostenendo, attraverso un fondo ad hoc – il Fondo Hope – finanziato dagli stessi enti, progetti individuali, attraverso l’erogazione di borse lavoro e contributi economici.
Il Report
I numeri e i dati contenuti nel VI Report, accompagnati dalle voci di quanti sono coinvolti in prima persona nei progetti messi in campo da Rti Bonvena, narrano una storia molto diversa dalla rappresentazione mediatica che va per la maggiore quando si parla di gestione della presunta “emergenza migranti”. Una storia fatta di persone, associazioni, istituzioni che stanno provando a fare rete, pur tra tante difficoltà. Una rete che è stata capace di coinvolgere attivamente nei propri progetti Comuni e istituzioni, associazioni di volontariato e società sportive, enti di formazione e parrocchie. Ma anche, di riflesso, alcuni esercizi commerciali del territorio.
Il Report contestualizza l’attività di Bonvena nel quadro più ampio dello scenario italiano ed europeo, con uno sguardo allargato alle dinamiche migratorie, passando poi ad analizzare la specificità del modello Rti Bonvena: dai progetti di integrazione sportiva e artistica alla formazione professionale, sino alle iniziative messe in campo dai singoli partner. Dalla voce delle istituzioni a quella di operatori, volontari e ospiti.
Ne emerge un modello di accoglienza altamente innovativo, aperto alla partecipazione e al contributo di attori diversi, che non punta sull’assistenzialismo, ma vuole dare ai richiedenti asilo reali chance di integrazione.