Cinque anni con Papa Francesco. Dagli scenari geopolitici alla rivoluzione comunicativa, dalle meditazioni mattutine in Santa Marta al difficile cammino delle riforme nella Chiesa.
Cinque anni dopo l’elezione del Pontefice argentino, Jorge Mario Bergoglio, avvenuta il 13 marzo 2013, il mondo si chiede dove stia andando la Chiesa di Francesco?
Con Rai Vaticano, uno Speciale di “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, in onda, su Raiuno, lunedì 5 marzo, (ore 00.40) dopo la trasmissione sul voto in Italia.
Nel programma di Massimo Milone, regia di Nicola Vicenti, parlano, tra gli altri il Segretario del C9 (il gruppo di Cardinali che collabora con il Papa per le riforme), il vescovo di Albano Mons. Semeraro; il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, Mons. Dario Edoardo Viganò, lo storico Andrea Riccardi, il direttore de La Civiltà Cattolica, Padre Antonio Spadaro, la decana dei vaticanisti esteri, la messicana Valentina Alazraki.
Dal “Buonasera” (ore 19.06 del 13 marzo 2013), che Papa Francesco pronunciò affacciandosi dalla Loggia, in Piazza San Pietro, agli scenari e ai viaggi internazionali che hanno messo, al centro del Magistero, le periferie e i poveri del mondo.
Ed ancora, la riforma del sistema dei media vaticani per adeguare linguaggi e tecnologie con l’account twitter del Papa che ha sorpassato i 45 milioni di followers e i video del Papa che ogni mese viaggiano nella Rete. E la preghiera del Papa: la Messa a Santa Marta, dove vive e lavora. Infine, il nuovo alfabeto di Papa Francesco, tra popoli, minoranze, gesti: un vocabolario che, da cinque anni, interroga credenti e non credenti.
Dice nello Speciale, a Rai Vaticano Mons. Marcello Semeraro, Segretario del C9: “Riforme? Il cambiamento delle strutture è relativamente facile ma il cambiamento della mentalità è laborioso e impegnativo. Il Papa una volta mi ha detto che un cambiamento importante e non secondario nella Curia sono gli esercizi spirituali: interrompere, allontanarsi dal posto di lavoro, aprire una parentesi per avere un incontro con Dio, perché a noi cristiani la testa ce la cambia soltanto il Signore”.
E sulla riorganizzazione dei media della Santa Sede afferma Mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione: “è semplice capire se una comunicazione ha la densità della verità della propria esistenza o se invece è una parodia e questo è ciò che viene percepito continuamente. Quello di Francesco è un pontificato che fa della comunicazione il luogo della verità”.
Sul mondo di Papa Francesco l’analisi è di padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica: “Papa Francesco vede il mondo fatto di muri, fatto di ferite, ma fatto anche di tanta gente dotata di buona volontà, che vuole ricostruire, vuole sanare queste ferite. Il suo è un messaggio profetico aperto sul futuro che guarda al presente. Molto attento alla storia e a quello che accade ma anche un occhio aperto su quello che il Signore vuole..”.
Per lo storico Andrea Riccardi Papa Francesco è un grande diplomatico, capace di far coincidere pastorale e geopolitica: “tra la Cina e la Santa Sede, ad esempio, sta risolvendo una questione annosa che dura da più di mezzo secolo. Una chiesa divisa tra chiesa patriottica e chiesa ufficiale, un cattolicesimo che non riesce a espletare le sue potenzialità religiose sociali ma anche missionarie in quello che è il più grande Paese del mondo. Ma anche sulla Cina in Bergoglio non c’è una preoccupazione solo politica – mettere a posto i rapporti con il governo – ma soprattutto c’è una preoccupazione pastorale-religiosa che si serve della diplomazia”.
Viaggio nella Chiesa di Francesco – Speciale “Cinque anni con Francesco”, un programma di Massimo Milone, con Paola Coali, Stefano Girotti, Costanza Miriano, Nicola Vicenti, Elisabetta Castana, Martha Michelini, la consulenza di Giuseppe Corigliano, la collaborazione di Filippo Di Giacomo, le musiche originali di Giovanni Scapecchi, edizione Pier Luigi Lodi, produttore esecutivo Milvia Licari. Regia di Nicola Vicenti