Giovedì 12 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, nella sede della Società Umanitaria di Milano si è tenuta la presentazione dei risultati di LOV4vision. Il progetto è un’iniziativa ideata e promossa dal dottor Lucio Buratto, oftalmologo di fama mondiale di Camo (Centro Ambrosiano Oftalmico) e mecenate d’arte contemporanea, in collaborazione con Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, allo scopo di diffondere la cultura della prevenzione e diagnosi delle patologie oculari negli anziani disabili.
All’obiettivo sanitario si unisce quello solidale: il Centro Ambrosiano Oftalmico, due anni fa, ha inaugurato «Luce, occhio, visione» – la mostra dedicata al tema dell’occhio umano – che raccoglie le opere di giovani artisti delle migliori Accademie di Belle Arti italiane ed europee. Lo scopo è sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alla vista e sostenere, con il ricavato delle opere, Sacra Famiglia e i suoi ospiti attraverso visite oculistiche specialistiche.
Sono stati presentati gli incoraggianti risultati del progetto. L’incontro, moderato dal dottor Luigi Bazzoli (già portavoce del Ministro della Sanità Veronesi), ha visto gli interventi del dottor Buratto, della dottoressa Carla Dotti, igienista, direttore sanitario di Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus e di Casa di Cura Ambrosiana e del maestro Stefano Pizzi dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
I risultati
Grazie a LOV4vision, gli anziani di Sacra Famiglia, anche con gravi disabilità, hanno beneficiato di 129 visite oculistiche e 62 visite ortottiche. I controlli sono stati effettuati nelle sedi di Cesano Boscone (57), Settimo Milanese (40), Lecco (21) e Regoledo (11) e hanno evidenziato come la cataratta sia la patologia più diffusa: ne soffre il 59% degli ospiti. Al 20% degli esaminati è stata invece riscontrata una patologia da occhio secco, mentre la blefarite è risultata presente nel 13% degli anziani, con il restante 8% composto da pazienti glaucomatosi già in terapia farmacologica. L’indagine, oltre a evidenziare l’alta percentuale di persone affette da gravi disturbi della vista, ha infine mostrato quanto la disabilità visiva possa incidere sulla qualità di vita dell’anziano, dato che l’organo della vista è la principale fonte di attività sensoriali.
«Il progetto LOV4vision – ha dichiarato il dottor Buratto – ha impegnato me, il dottor Bazzoli, il maestro Pizzi e alcuni miei collaboratori per oltre un anno. Devo però dire che sono soddisfatto di aver intrapreso questo percorso e soprattutto di essere riuscito, con il supporto dei giovani di Brera, ma anche e soprattutto con quello di numerosi artisti di chiara fama che generosamente hanno donato una loro opera, a raccogliere i fondi per poter far effettuare un grande numero di visite da una valida équipe di oculisti. Ho dedicato la mia vita professionale allo studio, alla diagnosi e alla cura delle malattie oculari… Cosa c’è di più bello di poter aiutare chi ha problemi oculari a risolverli? Questo abbiamo fatto con Lov4vision».
«Questo progetto è di per sé un successo – ha dichiarato la dottoressa Dotti -, perché troppo spesso le persone con disabilità non possono di fatto usufruire delle tante misure di prevenzione e cura facilmente accessibili ai cittadini lombardi. LOV4vision ci ha permesso di offrire a un consistente numero di anziani con gravi disabilità un vero e proprio screening oculistico direttamente nelle nostre strutture, grazie all’utilizzo di specifiche attrezzature e soprattutto grazie alla stretta collaborazione degli oculisti e ortottisti con i nostri clinici e il personale di assistenza. Per questo ringraziamo il Centro Ambrosiano Oftalmico e l’Accademia di Belle Arti, che hanno messo a disposizione la professionalità dello staff specialistico e la maestria degli allievi per un fine benefico: la prevenzione e la cura a favore dei più deboli. Confidiamo che il progetto continui e che possa servire a coinvolgere e sensibilizzare sempre più persone su questo tema».
Durante l’incontro è stato annunciata l’inaugurazione della terza mostra «Luce, occhio, visione», con le opere degli allievi della Joshibi University of Art and Design di Sagamihara (Giappone) e dell’Accademia di Brera. L’esposizione sarà aperta dalle 11 alle 19 nel Chiostro dei Glicini in via san Barnaba 48 alla presenza dei giovani artisti giapponesi e italiani.