Un progetto di inserimento lavorativo per persone fragili che va al di là della classica esperienza di tirocinio o borsa lavoro, ma è diventato modello: metodo di lavoro stabile, replicabile, che permette l’inserimento o il ritorno nel mondo del lavoro attraverso una vera a propria filiera di collaborazione, che parte dalle cooperative che si stanno prendendo cura della persona in difficoltà sociale e arriva fino alla azienda che permette un vero contratto di lavoro.
Al centro di questo percorso, con il suo ruolo chiave che permette la buona riuscita di tutti i passaggi, è l’Agenzia “Mestieri – Milano4”, che attraverso il progetto Prospettive ha permesso negli anni del dopo pandemia di riportare tante persone in difficoltà a una nuova occasione. Di lavoro e non solo.
Il progetto Prospettive, iniziato due anni e mezzo fa, ha l’obiettivo di facilitare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, in particolare persone straniere accolte nei centri delle cooperative del Consorzio Farsi Prossimo e persone italiane o residenti da lungo tempo nel nostro Paese che sono state colpite da difficoltà economica a seguito dei lockdown.
Rapporti duraturi
Il progetto, che è stato finanziato dalla Fondazione Vismara e approvato proprio all’inizio della crisi sanitaria, si è trovato “in corsa” a dover rispondere alle nuove difficoltà che la nostra società, soprattutto le persone più fragili, si sono trovate a vivere anche sul fronte economico e lavorativo.
«L’obiettivo del progetto Prospettive non era solo promuovere l’autonomia dei beneficiari – spiega Katia Salemi, responsabile dell’Agenzia Mestieri – Milano4 –, ma anche creare rapporti proficui e duraturi con le aziende coinvolte, oltre ovviamente a supportare il privato sociale e le cooperative nella gestione del percorso di selezione e tirocinio, in modo da rendere più sicuro il successo di questi percorsi. Abbiamo immaginato un percorso in filiera: dove le cooperative di tipo A (quelle che si occupano di servizi sociali, di accoglienza, educativi, formativi, sanitari, ndr) hanno segnalato alla nostra Agenzia le persone che avevano bisogno di un supporto per la ricerca di lavoro, le cooperative B (quelle che hanno tra le finalità proprio l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ndr) hanno offerto opportunità di tirocinio e prime esperienze più protette, e infine le aziende che sono nella nostra rete hanno potuto garantire inserimenti lavorativi più stabili».
La storia di Enrico
Come è successo nel caso di Enrico, trentenne e disoccupato da molto tempo. Aveva già fatto alcuni tirocini ma non avevano portato a lavori più stabili. L’ultima esperienza era stata con la cooperativa Detto Fatto, con cui si era occupato della pulizia delle zone verdi della città all’interno di una delle squadre “Custodi del Bello”. Sono stati gli operatori della cooperativa a segnalare Enrico all’Agenzia Mestieri – Milano 4, che gli ha proposto prima un corso di formazione professionale nell’ambito della ristorazione, e poi un tirocinio in una importante catena di caffetterie che dovrebbe portarlo all’assunzione.
Ma il lavoro in rete ha avuto un altro valore aggiunto: ha permesso di stabilire dei rapporti con le aziende che non sono stati occasionali, ma che possono continuare anche alla fine del progetto.
«È forse il valore aggiunto di Prospettive: aver creato un sistema. Non abbiamo contattato le imprese chiedendo se avessero un posto per una persona in stato di bisogno – continua Salemi -. Al contrario, prima abbiamo fatto un percorso con le aziende interessate sui principi della responsabilità sociale di impresa e sulla diversity&inclusion. Successivamente, abbiamo individuato insieme a loro le posizioni aziendali vacanti e solo alla fine abbiamo chiesto alle cooperative se avessero persone adatte da inserire in questi ruoli».
Ora, quasi al temine del progetto, si può dire che il tasso di successo dei percorsi sia più alto rispetto agli approcci più “tradizionali”: su 46 tirocini attivati, sono state avviate 30 assunzioni. Inoltre, 28 persone hanno partecipato a percorsi di formazione tecnica in un ambito lavorativo specifico, implementando anche le proprie possibilità anche nel caso di un percorso successivo diverso. Con il progetto Prospettive sono state coinvolte 36 aziende e 9 cooperative sociali.