Sabato 5 agosto è deceduto don Giorgio Farè.
Nato a Varese il 19/6/1939.
Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 26/9/1970.
– Dal 1970 al 1977 Vicario parrocchiale a Arcisate.
– Dal 1977 al 1992 Parroco a Ozzero.
– Dal 1984 al 1992 Decano del decanato di Abbiategrasso.
– Dal 1992 al 2006 Parroco a Milano – S. Martino in Villapizzone.
– Dal 2000 al 2006 Decano del decanato “Cagnola”.
– Dal 2006 al 2011 Parroco a Vaprio d’Adda – S. Nicolò.
– Dal 2007 al 2011 Decano del decanato di Trezzo sull’Adda.
– Dal 2011 Residente a Milano – Istituto Palazzolo – Fondazione Don Carlo Gnocchi.
Lettera del cardinale Angelo Scola ai fedeli della parrocchia di S. Martino in Villapizzone – Milano
Carissimi fedeli,
partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Giorgio Farè e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio e un inno di ringraziamento a Dio per la testimonianza di fede di questo nostro fratello, che ha saputo attraversare anni di malattia nella serenità della fede.
Ordinato nel 1970, don Giorgio fu nominato vicario parrocchiale ad Arcisate. Nel 1977 divenne parroco di Ozzero, finché nel 1992 assunse la guida della vostra parrocchia di S. Martino in Villapizzone. Dal carattere buono e affabile, sempre sorridente e sereno, don Giorgio era aperto al dialogo, all’ascolto rispettoso e attento. Sicuramente fu un punto di riferimento per i tanti fedeli che si rivolgevano a lui per avere un consiglio, una parola di conforto così da poter affrontare alla luce della fede ciò che la vita riservava. Voi tutti ricorderete le sue catechesi per gli adulti pubblicate successivamente in un libretto dal titolo “Io credo”, chiara testimonianza della sua fede profonda. Nel 2006 fu poi trasferito alla parrocchia di Vaprio d’Adda dove, pochi anni dopo, fu colpito da una grave malattia. Voi tutti avete tratto una feconda lezione di vita dalla testimonianza che don Giorgio vi ha offerto negli ultimi anni, anni di sofferenza e di malattia. Egli ha risposto a questa dura chiamata del Signore con tutta la maturità della sua fede, offrendo per il bene delle anime un sofferto silenzio che gli impediva di donare ai fedeli la Parola del Signore così come aveva fatto per una vita intera.
Ora che don Giorgio ha concluso il suo cammino di conformazione a Gesù, crocifisso per amore, con animo riconoscente per i tanti doni elargiti alla Chiesa attraverso la sua esistenza, lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre e gli chiediamo di continuare a vegliare sul nostro pellegrinaggio terreno.
Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.