«Stare insieme». Non semplice vicinanza fisica, ma accoglienza, ascolto, aiuto ai soggetti fragili che vivono in contesti difficili. Con queste premesse il progetto «Fraternità per lo studio», avviato a Pioltello dalle parrocchie Maria Regina e Sant’Andrea – Comunità pastorale Maria Madre delle Genti – e rivolto alla fascia tra i 10 e i 18 anni, non vuole essere il tradizionale doposcuola: si pone soprattutto come strumento, attraverso gli oratori, per realizzare un legame di comunità per adolescenti e preadolescenti alternativo alla strada e alle solite occasioni consumistiche.
L’iniziativa – che fa parte di «Giovani in cammino», il progetto promosso da Odielle (Oratori Diocesi Lombarde) e finanziato da Regione Lombardia per contrastare il disagio giovanile – coinvolge un centinaio di minori. Un passo avanti verso l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze con interventi mirati alla promozione e alla prevenzione.
Supporto alle famiglie
Hinterland milanese, terzo Comune in Italia per percentuale di stranieri: Pioltello presenta tutte le condizioni per mettere alla prova questo esperimento di attiva solidarietà che, di riflesso, si apre alle famiglie, spesso in condizioni di bisogno e costrette a lasciare soli i figli durante la giornata di lavoro. Accanto allo spazio riservato allo studio i sacerdoti, i volontari e un educatore professionale offrono momenti di fraternità e di attività ludiche in cui ragazzi di religioni e culture diverse possano esprimere liberamente la propria personalità, nel rispetto delle regole comuni, stabilendo così legami relazionali non ristretti all’ambito scolastico.
Da beneficiari a protagonisti
In un periodo in cui il rischio di dispersione scolastica è molto alto, tra le parrocchie del progetto e le scuole del territorio si è creata una rete di confronto per individuare i maggiori motivi di disagio e intercettare i ragazzi bisognosi di guida. Con l’impegno dei promotori del progetto in questo ruolo di supporto alla crescita umana e culturale, i giovani vengono aiutati a scoprire nell’oratorio un luogo non solo di preghiera, ma anche di fraternità e per «stare insieme» divenendo essi stessi una risorsa per le parrocchie.
«Il progetto nella nostra comunità è nato durante la pandemia – spiega don Giacomo Roncari, referente di «Fraternità per lo studio» -. Non potendo mettere in piedi un oratorio estivo “normale” abbiamo organizzato varie attività: la mattina raccoglievamo i ragazzi per fare volontariato nella parrocchia, il pomeriggio lo dedicavamo allo sport, con giri in bicicletta nei parchi vicini e lontani. Pedalando siamo arrivati anche in centro a Milano e al Santuario di Concesa…».
«Questa esperienza – continua don Roncari – ci ha spinto a concentrare l’attenzione su preadolescenti e adolescenti, che più di altri hanno sofferto il periodo di lockdown. Abbiamo quindi aperto uno spazio durante l’anno per i compiti e l’aggregazione. Non volendo solo chiuderci “ai nostri”, ci siamo messi in rete con le scuole medie del quartiere, mettendoci a disposizione dei giovani più in difficoltà. Le insegnanti hanno valutato e ci hanno affidato 60 alunni da sostenere nello studio, e non solo. Si è continuato poi anche con gli adolescenti, i quali due volte la settimana possono contare su uno spazio e su figure educative che si mettono al loro fianco».
Conclude Roncari: «L’oratorio ora ha ripreso vita: doposcuola, gioco, dialoghi, laboratori e tanto altro. Questo sogno si è potuto realizzare proprio attraverso l’aiuto venuto dal progetto promosso da Odielle».
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