Tutto è pronto per accogliere i 50 mila partecipanti all’Incontro dei Cresimandi di domenica 26 marzo allo Stadio Meazza di Milano, con l’arcivescovo Mario Delpini, i Vescovi ausiliari e i Vicari episcopali. I ragazzi e le ragazze, con i loro genitori, padrini e madrine, catechisti e catechiste occuperanno gli anelli di San Siro, suddivisi secondo le sette Zone pastorali della Diocesi, contraddistinte dai colori delle pettorine che indosseranno. Dopo l’apertura dei cancelli (attorno alle 14), si darà avvio all’animazione, che riserverà diverse sorprese e coinvolgerà piccoli e grandi in balli e ole e nella preparazione alla celebrazione che avrà inizio alle 17, con l’ingresso dell’Arcivescovo nello Stadio (prima monsignor Delpini rivolgerà un saluto ai cresimandi con disabilità).
Un dono da portare a tutti
Sarà come ritrovarsi in «Piazza Paradiso», la piazza che i ragazzi della Cresima hanno potuto pensare in modo ideale (e concretamente, realizzando uno speciale plastico, durante il cammino di preparazione dei 100 giorni), accogliendo l’invito che monsignor Delpini ha rivolto loro nella sua Lettera ai ragazzi della Cresima (leggi qui) perché potessero contribuire a costruire una società più giusta e solidale, secondo il Vangelo. Le opere saranno presentate nelle varie comunità della Diocesi interessando anche gli amministratori comunali, invitati alla cerimonia di San Siro: un segno tangibile della volontà di trasmettere al mondo degli adulti una visione del futuro dalla prospettiva giovanile. Tra quanti hanno risposto all’invito dell’Arcivescovo e dei ragazzi, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e un centinaio di altri primi cittadini dei Comuni della Diocesi.
«Ecco Piazza Paradiso – commenta don Stefano Guidi, direttore della Fondazione Oratori Milanesi, che organizza l’evento di San Siro -. L’invito che l’Arcivescovo rivolge a tutti i ragazzi e le ragazze che riceveranno la Cresima è forte ed esplicito: non tenere per te il dono che ricevi, ma portalo dappertutto e a tutti, perché anche la vita di tutti sia toccata da Dio». La vita dei sacramenti che trasforma le relazioni e suscita la testimonianza in chi li riceve sarà al centro di figurazioni e coreografie realizzate da circa 700 cento figuranti, per lo più adolescenti, provenienti dagli oratori della diocesi. «I sindaci sono invitati speciali – aggiunge Guidi -: un modo bello e significativo per dire ancora una volta che il cristiano si mette a servizio del bene di tutti».
Lo sguardo al mondo
La grande “festa dello Spirito” avrà anche risvolti concreti immediati: come la raccolta fondi per gli Empori della solidarietà di Caritas ambrosiana e la firma dell’appello per la pace dell’Arcivescovo (leggi qui), come segni evidenti di una “piazza paradiso” che già si realizza nel presente. Il dono della Cresima, dunque, apre lo sguardo verso il mondo, invitando ragazzi e ragazze a crescere con l’idea di fare la loro parte: «La cosiddetta trasmissione della fede non è la semplice trasmissione dei nostri saperi religiosi, ma del dono che è Cristo, un dono che ha vita propria, attraversa l’esistenza e rende ciascuno soggetto della propria vita di fede», conclude don Guidi.
La partecipazione all’Incontro del Meazza aprirà dunque la strada alla celebrazione della Cresima e a percorsi nuovi in cui i ragazzi potranno sentirsi sempre più protagonisti.