LETTURA
Lettura del Cantico dei Cantici 6, 1-2; 8, 13
Dov’è andato il tuo amato, / tu che sei bellissima tra le donne? / Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato, / perché lo cerchiamo con te? / L’amato mio è sceso nel suo giardino / fra le aiuole di balsamo, / a pascolare nei giardini / e a cogliere gigli. / Tu che abiti nei giardini, / i compagni ascoltano la tua voce: / fammela sentire.
SALMO
Sal 44 (45)
® Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo.
oppure
® Alleluia, alleluia, alleluia.
Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce. ®
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre. ®
Avanza trionfante.
Cavalca per la causa della verità,
della mitezza e della giustizia.
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
con olio di letizia. ®
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 5, 1-5
Fratelli, giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 15, 18-21
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».