Pittore e scultore, espone per la prima volta nel 1975 a Roma presso la galleria La tartaruga di Plinio de Martiis con la mostra personale “Rosso bianco verde giallo”, titolo significativo del suo interesse per l’uso del colore. Attraverso il colore non solo dipinge lo spazio, ma lo crea mettendo in reciproca relazione forma e superficie: concepisce ogni opera, quasi sempre monocroma, affinché possa interagire con il contesto in cui viene inserita, annullando così ogni confine formale tra pittura, scultura e architettura. La luce partecipa a questo continuo rimando tra un elemento e l’altro avvolgendo l’opera e chi la osserva in un’unica dimensione spaziale. Tra i suoi colori prediletti il bianco, l’azzurro, il rosa e il grigio che contribuiscono a conferire agli ambienti un’atmosfera di diverse suggestioni. Nel corso degli anni prosegue la propria ricerca sempre in questa direzione e per affrontare, di recente, anche il genere delle installazioni ambientali, nel 2006 realizza per il Parco d’arte ambientale Bolongaro di Montemarcello, in provincia di Spoleto, una grossa fontana: la Fonte nel giardino di Grazia e Gianni.
Nel corso della sua carriera Spalletti espone in tutto il mondo. Tra le esperienze più importanti: la Biennale di Venezia nel 1982, 1993, 1995, 1997, Documenta di Kassel nel 1982 e 1992, mostre in musei nazionali e internazionali come il Guggenheim di New York. Nel 2005 la sua personale alla Henry Moore Foundation di Leed’s è annoverata tra le migliori dell’anno dalla rivita statunitense Artforum.